Rosa dei venti fai da te per il giardino

La rappresentazione schematica della rosa dei venti campeggia nel nostro giardino grazie ad un semplice, ma paziente e preciso, lavoro di mosaico.

Abbelliamo l’angolo di verde con una rosa dei venti fai da te che non stona assolutamente, anzi impreziosisce il prato.  La rosa dei venti fai da te con le sue quattro punte principali indica il nord, l’est, il sud e l’ovest; con le sue quattro punte minori altre quattro direzioni secondarie: il nord-est, il sud-est, il sud-ovest, il nord-ovest. Da ogni punto cardinale soffia un particolare vento e quindi, con la nostra rosa dei venti sotto gli occhi, possiamo anche sapere se soffia tramontana o maestrale. Otteniamo l’aspetto tridimensionale delle punte con due colori simili, ma uno più scuro dell’altro; il disegno, nella sua elementare simmetria, è facile da riprodurre su qualsiasi supporto. Essendo la nostra rosa dei venti collocata a terra, dobbiamo realizzarla con materiale resistente e inalterabile; il basamento è in calcestruzzo gettato in uno scavo poco profondo, rinforzato con rete elettrosaldata. Le campiture colorate delle punte si ottengono con piastrelle di ceramica spezzate in forme casuali, il fondo esterno e i contorni con sassolini tondeggianti. Colla per piastrelle e stucco per fughe ci consentono di ottenere un risultato e bello e duraturo.

Scopri di più sui punti cardinali della rosa dei venti

Cosa occorre

colla per piastrelle e cemento
Piastrelle di scarto di vari colori; sassolini chiari; cemento bianco; colla per piastrelle; cemento; sabbia; tavole per cassaforma; cazzuola; manara; tenaglie; martello; mazzuolo.

 

Preparare la base per la rosa dei venti fai da te

basamento di cemento

  1. Prepariamo un telaio-cassaforma con quattro tavole con lato di 1 metro e collochiamolo sul terreno; con una bussola lo posizioniamo in modo che una coppia di lati sia in direzione Nord-Sud e l’altra Est-Ovest.
  2. Il terreno all’interno della cassaforma va scavato per 5-10 cm di profondità asportando innanzi tutto la zolla erbosa e poi approfondendo in modo che l’armatura scenda di qualche centimetro. In questo spazio deve essere realizzata la gettata che funge da base per la rosa dei venti.
  3. All’interno della cassaforma collochiamo una rete elettrosaldata tagliata di misura che faccia da armatura. Effettuiamo la gettata con calcestruzzo che allarghiamo con la cazzuola in modo che copra bene il terreno anche sotto la rete e poi aggiungiamo calcestruzzo fino a coprire di qualche centimetro la rete stessa.
  4. La superficie della gettata va spianata accuratamente prima con la manara. Possiamo usare la cassaforma solo come indicatore del riquadro e quindi mettere solo pochi centimetri di calcestruzzo (come qui) oppure riempirla fino al bordo e usare il filo superiore della cassaforma per spianare il cemento usando la staggia.
  5. Se con la gettata siamo stati al filo del manto erboso lisciamo con la staggia dopo aver aperto e rimosso l’armatura.
  6. La gettata va lasciata indurire bagnandola un paio di volte il giorno per garantirsi che il cemento asciughi lentamente ed evitare la formazione di crepe.

 Il mosaico

realizzare un mosaico

  1. Prepariamo le tessere del mosaico riducendo a pezzettini le piastrelle colorate.
  2. Dopo aver tracciato sulla superficie del cemento la rosa dei venti, collochiamo le tessere “a secco” per controllarne la disposizione e la disponibilità.
  3. Prepariamo un impasto di acqua e cemento bianco in quantità limitata per poterlo utilizzare come base di applicazione delle tessere. L’impasto non deve essere troppo fluido.
  4. Stendiamo uno strato di cemento sulla superficie entro i limiti di una campitura e iniziamo a collocarvi le tessere. Tra una e l’altra lasciamo uno spazio vuoto di 2-4 millimetri.
  5. Man mano che procediamo spianiamo le tessere con una delicatissima azione del mazzuolo di gomma.
  6. Quando le tessere e i sassolini di alcune campiture adiacenti sono stati collocati e il cemento bianco è indurito, prepariamo un impasto di colla per fughe e lo stendiamo sulla superficie. Con una spatola o una racla lo facciamo penetrare negli interstizi tra tessera e tessera.
  7. Con una spugna umida si pulisce la superficie a mosaico, passando più volte. Si procede nello stesso modo con le altre campiture.

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Commenti

  1. bravo c’est superbe, je fais moi aussi de la mosaïque et je suis toujours émerveillée de voir les oeuvres réalisées comme la vôtre. C’est magnifique et tellement bien expliqué. Merci pour le partage. Magda

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