Macramé

Il Macramé è una sorta di merletto realizzato per annodatura di fili di lino, cotone, canapa, lana e altre fibre che può essere realizzato solo manualmente; il filato viene appuntato su un tombolo o su un cuscino tramite spilli.
È un’arte di antica origine araba che approdò in Italia nel XV secolo, sviluppandosi in particolar modo in Liguria e tramandandosi da madre in figlia; sono poche le scuole che insegnano questa tecnica popolare.

Con questo fitto intreccio di fili, utilizzato da secoli per abbellire il corredo delle spose, si possono realizzare molte cose, anche i fiori!

Fiori  macramé

Per intraprendere l’arte del macramé bisogna prima imparare a fare i nodi, tanti tipi di nodi: semplici, a cordoncino, ritorti, a catena, piatti, obliqui… Poi si possono realizzare un’infinità di cose, dai braccialetti agli orecchini, dalle bordature per gli asciugamani (che in dialetto ligure si chiamano, appunto, Macramé), alle borse, dalle bomboniere ai sacchetti per profumare la biancheria.
é quello che fa la nostra amica Luciana a    Lavagna, cittadina della riviera ligure famosa per l’ardesia e culla italiana di quest’arte in estinzione che può regalare molte soddisfazioni utilizzando materiali semplici. Per questo merita di essere riscoperta, soprattutto dai giovani.

  1. Tagliamo un filo portanodi “coda di topo” da 2 mm a una lunghezza di 170 cm, quindi fissiamolo al supporto in modo da avere una lunghezza di 30 cm a destra e 140 cm a sinistra.
  2. Prendiamo due fili lunghi 280 cm e annodiamoli con doppio nodo “cordoncino”: sul filo portanodi devono risultare 8 fili paralleli.
  3. Utilizziamo il primo filo libero a destra come conduttore e facciamo un cordoncino orizzontale verso sinistra; annodiamo anche il filo portanodi  di sinistra e ripetiamo ancora una volta.
  4. Ora prendiamo il terzo filo da sinistra e tendiamolo verso sinistra, utilizzandolo come conduttore per annodare i primi due fili.
  5. Annodiamo a cordoncino due fili sul primo filo girato verso destra.
  6. Adesso è il primo filo a sinistra a essere utilizzato come conduttore, sul quale dobbiamo annodare gli altri quattro fili.
  7. Per completare il petalo dobbiamo ripetere altre due volte il passaggio precedente.
  8. Concludiamo il petalo facendo tre cordoncini orizzontali verso sinistra.
  9. Per ottenere gli altri petali, dobbiamo ripetere tutte le fasi partendo dal punto 4. Procediamo fino ad aver realizzato 5 o 6 petali.
  10. Al termine del lavoro, inseriamo nelle punte interne il filo portanodi libero e i fili rimanenti nel giro iniziale, quindi leghiamo tra loro i fili.

La tecnica del macramé

Realizzazione di Luciana Brescia

I merletti al tombolo

Il tombolo non è altro che un cuscino di forma cilindrica che fa da supporto per la realizzazione di merletti, fissandovi il disegno da seguire, che può essere rappresentato da una fotocopia o da un disegno. Questo viene preferibilmente rivestito con un foglio di acetato per evitare che eventuali perdite di colore da parte del disegno possano macchiare il pizzo. I molti fili da utilizzare sono avvolti su bastoncini di legno (fuselli). Viene anche usato per realizzare oggetti con la tecnica del macramé, dove i fili possono anche essere sciolti, in base alla lunghezza necessaria per portare a termine il lavoro. I fili vanno fissati al tombolo con spilli che non devono essere di metallo ossidabile, ma di acciaio inox o di ottone nichelato.

Tombolo

Il filo è solitamente di canapa o lino, ma si utilizzano anche la lana e i filati sintetici. Lo si avvolge sui fuselli, il cui compito è quello di facilitarne lo svolgimento durante il lavoro, secondo una tecnica specifica, sia per il senso di arrotolamento (destra-sinistra). I fuselli si utilizzano in coppia, per cui metà del filo va avvolto su uno e l’altra metà sull’altro, fermandolo con un nodo, cosicché lo si possa srotolare e riavvolgere. Per riprodurre i disegni occorre prima imparare i diversi “punti” che permettono di realizzare la trama, per la quale si lavora in contemporanea con diverse paia di fuselli; i pizzi e i merletti che si ottengono vengono utilizzati per ornare lenzuola, asciugamani, tovaglie, fazzoletti e complementi simili, ma si realizzano anche oggetti a sé stanti come centrotavola elaborati nella forma e nel disegno.

Pare che la tela di colore verde sia la più indicata per il rivestimento del tombolo, in quanto questo colore affaticherebbe meno la vista rispetto ad altri. Esistono di varie misure, solitamente con Ø 22 cm e lunghezze comprese tra 30 e 60 cm, con prezzi tra 38 e 49 euro; è necessario collocarlo su un supporto adeguato, una sorta di culla da tavolo o un cavalletto a pavimento.

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