Finitura a cera e finitura a olio

La finitura a cera e la finitura a olio sono i metodi di finitura basilari che occorre conoscere per effettuare un restauro di qualità

finitura mobiliQuando si parla di finitura a cera occorre specificare che esistono in commercio numerosissimi tipi di cere ma, se ne abbiamo la possibilità, procuriamoci della cera vergine d’api da un apicoltore: è tutta un’altra cosa. La cera vergine (o cera d’api per legno) deve essere opportunamente preparata per poter ottenere la miscela (detta anche “encaustico”) da applicare sui mobili. Si prepara sciogliendo a bagnomaria 1 hg di cera.

La finitura a cera si effettua sul legno pulito (mordenzato o no) stendendo dapprima due mani con un pennello, distanziate un’ora una dall’altra, poi, con una spazzola a setole molto morbide, si tira la seconda mano di cera per mobili fin quando la superficie è lucida. Quindi si rifinisce lucidando a lungo il mobile con un panno e con movimenti ampi e regolari della mano.

È consigliabile lavorare al caldo. La cera consente di ottenere una ricca e protettiva patina sulle superfici dei mobili di vario antiquariato. La cera non viene assorbita dalla superficie e non nutre quindi il legno, ma assicura una certa protezione alla superficie, un aspetto gradevole e una finitura lucente, più facile da spolverare di quella opaca.

Finitura a olio

Per quanto riguarda la finitura ad olio gli oli da usare nel restauro sono essenzialmente due:

  • olio di lino cotto 
  • olio paglierino

Il primo è utile per formare una mano di fondo perché dona una tonalità calda al legno e quando è asciutto vi si può applicare una finitura a cera o gommalacca. Il secondo può essere efficacemente usato per ravvivare e “nutrire” il legno. Per una finitura d’effetto esistono infine le vernici trasparenti: i restauratori non le vedono di buon occhio, ma per riparazioni su mobili non troppo impegnativi sono l’ideale.

Sul mercato ve ne sono di tipi diversissimi (al poliuretano, all’acqua, trasparenti, mordenzate, satinate, lucide, ecc) e si stendono facilmente col pennello in più mani praticando tra una passata e l’altra una leggera smerigliatura con paglietta di ferro.

Cosa serve per effettuare la finitura a cera e la finitura a olio:

  • C’era d’api per legno (vergine) o pronta
  • Olio di lino cotto
  • Olio paglierino
  • Tampone, pennelli
  • Spazzole
  • Panni morbidi
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Come effettuare la finitura a cera

finitura a cera

  1. Come usare la cera d’api per legno? La cera per mobili antichi, incolore o mordenzata,  può essere stesa a pennello o con una spazzola a setole morbide. Bisogna poi “tirarla” a lungo fin quando appare ben lucida e non risulta più appiccicosa.
  2. La cera d’api per mobili si lucida con uno straccio pulito e morbido. Un mobile rifinito a cera rimane più delicato di uno lucidato a gommalacca e va periodicamente trattato con altra cera incolore per non scurirlo.
  3. La cera vergine preparata a bagnomaria si presenta piuttosto liquida e va stesa, ancora tiepida, con un pennello. Passiamo poi la spazzola e il panno come indicato per la cera pronta.

Come effettuare la finitura a olio

finitura ad olio

Finitura a olio con olio paglierino: lo usiamo dopo la sverniciatura per ravvivare e “nutrire” il legno perché spesso  il legno si mostra sfibrato. Ne versiamo un poco sulla superficie e lo stendiamo col tampone.

stendere mordente legno

Finitura con Olio di lino cotto: una mano di questo olio dona una tonalità calda al legno e, quando è asciutto, vi si può applicare gommalacca o cera. Lo stendiamo a pennello. Può essere colorato con le terre e gli ossidi.

tamponare legno

Con il tampone: un tampone realizzato con un panno senza peli, riempito di lana o cotone, serve per asportare accuratamente l’olio che non viene assorbito per non lasciare aloni più scuri.

La sandracca

sandracca
La sandracca è una resina vegetale disponibile in pezzetti solidi color ambra e solubili in alcool. La si usa soprattutto sciolta insieme alla gommalacca in modo da ottenere una copertura maggiormente brillante e dura.

La Colofonia

spazzolatura legno
La colofonia, detta anche “pece greca” è un derivato della distillazione dell’essenza di trementina. Solida, si scioglie in alcool o nella trementina. Serve per preparare vernici di bassa qualità che si lucidano anche a spazzola.
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Commenti

  1. […] L’aspetto finale che devono assumere le due credenze può variare di molto in base ai gusti ed allo stile dell’arredamento; la stessa scelta del legname di base è diversa se si pensa di rifinirlo a smalto o se si vuole mantenere l’aspetto naturale, nel qual caso è bene ricorrere a tavolame privo di vizi e con venature apprezzabili. Per la finitura a smalto si possono utilizzare tinte diverse per evidenziare le modanature, previa l’applicazione di una mano di cementite; per mantenere l’aspetto naturale conviene affidarsi ad aniline colorate, anche qui in tonalità diverse per evidenziare i particolari, e concludere con una buona ceratura. […]

  2. Salve Articolo Utilissimo, colgo l’occasione per porgervi un quesito, ho da poco terminato una scrivania in faggio applicando dell’olio specifico per faggio, la superficie purtroppo dopo tre mani di olio e relative levigature non risulta molto lucida. Per renderla lucida cosa consigliate? devo utilizzare una finitura a cera?
    vi ringrazio della vostra risposta
    Domenico Spagnuolo

    • Buongiorno Domenico,

      Per ottenere un buon risultato deve rilevigare tutto il tavolo e procedere alla bagnatura del legno con spugna e acqua fredda, operazione fondamentale per sollevare le fibrille del legno. Lasci asciugare bene in ambiente non troppo umido. Successivamente applichi del turapori molto diluito a tampone (non a pennello). Fatte queste operazioni può passare alla lucidatura a cera (deve utilizzare una cera per lucidatura all’encausto).

      Per fare in modo che la lucidatura sia perfetta deve preparare una soluzione di cera sciolta in benzina e trementina (parti uguali) da stendere a pennello. Successivamente occorre stendere a tampone della cera solida da lavorare con forza e rendere ben distribuita con spazzola fine. Dopo qualche giorno si completa la lucidatura con un panno di lana.

      Cordiali saluti.

  3. Buongiorno, vorrei cambiare il colore a una sedia nuova in legno chiaro a poro aperto. Dopo aver carteggiato la finitura preesistente quale tipo di prodotto posso usare per renderla nera opaca e soprattutto quale finitura devo applicare perché il colore nuovo non si graffi e resista all’usura soprattutto sulla seduta? Grazie infinite,
    Debora.

  4. Salve,vorrei dipingere delle porte tamburate,mi piacerebbe farle bianche con un effetto invecchiato dove ci sono i riquadri, vorrei sapere se è consigliabile fare l’effetto invecchiato con la cera ,una di queste porte è addossata al termosifone ,o fare una verniciatura con lo smalto bianco all’acqua e poi con uno smalto più diluito fare un effetto lavaggio per le anticature ?

  5. Buongiorno, articolo molto interessante. Ne approfitto per chiedervi quale prodotto consigliate di usare per rendere i tappi di sughero più lucidi e dargli brillantezza??
    Spero di ricevere una risposta…grazie.

    • Buongiorno Nicola, potrebbe provare con la finitura a cera, o per semplificare con la vernice lucida per legno.

  6. Buongiorno devo restaurare un comode primi novecento.dopo aver decorato,pulito il mobile con ammoniaca,e dato l’antitarlo, possoterminare la finitura con un olio che mi dia lucentezza al mobile?senza gommalacca o cera…grazie saluti

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