Spinatura

Tecnica di collegamento tra due parti in legno che si basa sull’impiego
di cilindretti di legno duro (detti “spine”). L’unione si realizza
eseguendo sulle parti da unire due serie di fori che devono risultare
perfettamente combacianti. Tali fori vengono realizzati con il trapano
ed una punta di diametro uguale a quello della spina da inserire, per
mezzo di una particolare guida di foratura (la “maschera di foratura”).
Quando i fori sono pronti si inseriscono, all’interno di una serie di
essi, le spine, con un poco di colla vinilica. Ogni spina è rigata lungo
il bordo in modo che, facendola penetrare nel foro, la colla possa
risalire lungo i bordi ed eventualmente fuoriuscire se è in eccesso; si
può ora applicare colla sulle parti sporgenti delle spine (o nei fori
della parte corrispondente) ed unire le due parti, lasciando in morsa
per 24 ore.
La spinatura può essere “cieca” o “passante”. Si
ha la spinatura cieca quando la spina risulta essere invisibile dopo che
la congiunzione viene realizzata. Si ha la spinatura passante quando
la sua testa è visibile su uno dei due (o entrambi) componenti
collegati. Le spine zigrinate, in faggio, sono facilmente reperibili in
diversi diametri (6, 8 e 10 mm quelli più comuni), ma possono anche
essere realizzate in proprio e nella lunghezza voluta acquistando il
tondino di faggio in barre. Per spine di grande diametro, infine, si
possono usare i tondi di ramino, che però presentano una superficie
liscia.