Portasalviette fai da te

Un bellissimo portasalviette fai da te in ferro battuto per impreziosire il nostro bagno

Prima della realizzazione del portasalviette fai da te proposto è importante conoscere alcuni aspetti della lavorazione del tondino metallico. Il tondino a disposizione di chi fa da sé è generalmente di ferro, ottone e alluminio, in diametri di solito non superiori ai 10 mm. Il ferro può essere semplicemente trafilato (quindi leggermente ruvido) o rettificato, perfettamente liscio e di solito protetto da un velo d’olio. Sempre rettificati sono l’alluminio e l’ottone. Il più tenero da lavorare è l’alluminio, che si può curvare a mano libera fino a una sezione di 8/10 mm, valore che si riduce a 6 per il ferro e 4 mm per l’ottone. Fino a questi valori è possibile ottenere un cerchio (di diametro non strettissimo) stringendo il tondino con le mani. Per sezioni superiori bisogna ricorrere agli attrezzi specifici che sono cagna e piastra.

Cosa bisogna sapere per realizzare il portasalviette fai da te:

  • Nella lavorazione del ferro assumono importanza determinante operazioni come la piegatura e la modellazione a battere che, invece, parlando del legno, ricoprono ruoli secondari (la prima) o non sono del tutto possibili (la seconda). Le possibilità offerte dal ferro sono frutto della sua duttilità, ferma restando la proverbiale robustezza.

Cosa serve per costruire il portasalviette fai da te bagno:

  • Seghetto, smerigliatrice
  • Saldatrice, elettrodi, spazzola con martelletto
  • Pinze a scatto
  • Squadra, metro
  • Smalto antichizzante
  • Circa 9 m di tondino Ø 6 mm

Portasalviette fai da te in ferro battuto

  1. Per ripetere riccioli uguali prepariamo una dima e la ancoriamo bene al banco di lavoro. Usiamo una piattina curvata a chiocchiola e la vincoliamo saldamente a una base di legno.
  2. Blocchiamo nella dima il capo del tondino con la pinza a scatto, poi lo forziamo a seguire il “percorso” un pezzo dopo l’altro. I tondini si lasciano più lunghi del necessario e si tagliano dopo la piegatura.
  3. Nel portasalviette fai da te ci sono quattro traverse diritte, due riccioli corti, due lunghi col piede e due piedi curvi da saldare ai precedenti. I riccioli e i piedi devono essere perfettamente complanari fra loro.
  4. Per saldare i traversi che uniscono i due sostegni dobbiamo assicurarci con la squadra di ferro che sia ben rispettata la perpendicolarità dell’unione, in modo che alla fine i sostegni risultino paralleli e perfettamente allineati.
  5. Le saldature (sul ferro) o le brasature forti (sull’ottone) lasciano sempre del metallo in eccesso che in entrambi i casi va molato. Per l’alluminio, difficile da saldare per chi fa da sé, conviene l’uso di ribattini a testa svasata.
  6. La finitura è indispensabile solo per il ferro, anche se rettificato, che con l’umidità degli asciugamani può rapidamente arrugginire. Protezione completa, ma costosa, è la cromatura. Più semplice è l’uso degli smalti ferromicacei.

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Come usare il disegno quadrettato per i riccioli

Lo schema soprastante serve per riportare su carta, alle dimensioni volute, la forma dei riccioli. Si può fare in due modi. Uno più rapido si avvale della fotocopiatrice o dello scanner del computer. Entrambi possono riprendere un’immagine e riprodurla ingrandita a piacimento. Più lunga è la riproduzione in scala a mano, fatta disegnando sul foglio bianco una quadrettatura sovradimensionata e ricostruendo il disegno su questa contando i quadretti. Con il disegno a dimensioni reali diventa semplice costruire la dima.

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