Soppalco fai da te in legno con scrivania annessa

Grande collaborazione e complicità fra padre e figlio che, condividendo la passione per il fai da te, hanno progettato e realizzato insieme un letto soppalco fai da te in legno

Questo soppalco fai da te in legno è un magnifico esempio di collaborazione e di intesa familiare. Davide Forghieri, appassionato e capace far da sé, ha saputo trasmettere la nobile arte del “saper fare” al figlio Enrico; la realizzazione di queste pagine ne è la prova tangibile, visto il risultato ottenuto con l’unione della competenza, da un lato, con le idee e la vitale motivazione dei giovani.

Stufo di mescolare disordinatamente nella propria camera le attività di studio e tempo libero con quelle della notte, Enrico ha deciso di rivisitare in modo consistente l’ambiente, senza effettuare opere murarie, ma sfruttando tuttavia la notevole altezza del soffitto. Questa permette il posizionamento di un soppalco fai da te al di sopra del quale allestire la zona notte, mantenendo nello spazio sottostante la zona studio con il computer, l’impianto stereo e la scrivania.

Un solido progetto alla base del soppalco fai da te
L’ideazione e la fase progettuale sono i primi passi; fra le altre cose si decide il riutilizzo, con alcune modifiche, di alcuni mobili già presenti nella stanza: il tavolo, ampliato per diventare una più comoda scrivania, due scarpiere, una delle quali diventa il mobiletto per l’impianto stereo, alcuni sgabelli.

Proprio questi ultimi sono stati utilizzati per realizzare una scala di accesso al soppalco del tutto particolare. I singoli mobiletti, tutti rivestiti sul loro piano superiore con le stesse perline utilizzate per il soppalco, sono disposti a scalare, incastrati e fissati con viti in modo che, sfruttando le diverse altezze e alcune sovrapposizioni, si costituisse una progressione di gradini da salire per accedere al letto.

Letto a soppalco a piani sfalsati

soppalco fai da te

Non solo soppalco, ma anche mobilio di recupero

La scarpiera a sinistra della scrivania è stata modificata per inserirvi l’impianto stereo, realizzando un comparto su misura. La cassettiera con sopra lo scanner del computer trova finalmente posto sotto la scrivania, grazie a un’operazione di prolungamento delle gambe mediante inserimento di uno spessore in testa, al di sotto del piano.

Come costruire un letto a soppalco in legno

Lungo le pareti, posizionate perfettamente in bolla, si applicano con tasselli a espansione le staffe a 90° destinate a reggere due delle quattro travi perimetrali del soppalco. Nell’angolo si mettono due staffe, una su una parete e una sull’altra, più vicine possibile, ma senza che ci siano sovrapposizioni.
Le altre due travi del soppalco fai da te convergono invece verso il centro stanza. Nel loro punto d’incontro si consolidano con una staffa piatta a L e una staffa a 90°. Il vertice appoggia su un pilastro formato da una terza trave di identica sezione, fissata sia sopra, sia al pavimento.
Mano a mano che si procede con il rivestimento della struttura, si provvede anche alla stesura dell’impianto elettrico. Quando i fili devono attraversare lo spessore di una trave si praticano fori di un paio di millimetri di diametro più ampi del conduttore.
La travatura è completata da traverse intermedie con funzione strutturale; in corrispondenza del vano incassato, invece, i segmenti aggiunti servono per delimitarne lo spazio, realizzando una sorta di contenitore. In questo caso il fissaggio avviene avvitando nell’angolo tacchi di legno triangolari.
Il vano, una specie di secretaire, è chiuso da uno sportello realizzato con le stesse perline maschiate della copertura, tenute insieme da due listelli.
Dopo aver ricoperto tutta la parte superiore della struttura del soppalco si riveste con le stesse perline maschiate quella inferiore. Il fissaggio delle tavole avviene tramite apposite piastrine messe in corrispondenza della trave, fatte in modo che aggancino un lembo della perlina, quindi si avvitano alla trave.
Per il posizionamento della rete del letto, è sufficiente realizzare una specie di cornice di contenimento, naturalmente con il legno. Si forma un rettangolo con listelli a sezione quadrata, avvitandoli sul soppalco. Questi servono per quel minimo di sollevamento, rispetto al piano, che necessita alla rete a doghe; mentre il contenimento laterale si fornisce fissando esternamente al primo rettangolo, sempre con viti, altri quattro listelli, questa volta più sottili e alti.
Al termine tutte le superfici verniciabili, a partire dal legno del soppalco, ai mobili della parte studio, a quelli che fanno supporto della scala, sino alle casse acustiche, vengono colorati con smalto bianco, per avere un unico tono che contraddistingue l’ambiente.

 

Prima e durante il rivestimento della struttura del soppalco, va dedicata molta cura alla stesura e alla distribuzione dei conduttori elettrici, per l’impianto elettrico e d’illuminazione, necessari sia per la zona notte (sopra), sia per la zona studio (sotto), nonché quelli dell’impianto audio, il tutto per fare in modo che, terminato il lavoro, non resti visibile alcun filo.

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