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Un espositore fai da te realizzato con montanti sagomati collegati da fasce superiori e inferiori. Ampio spazio lasciato alle superfici vetrate che permettono la visione delle chitarre da tre lati e da sopra, essendo in vetro anche il top del mobile

Quando entriamo a contatto con alcuni oggetti vintage può far piacere esporli nel salotto di casa, tutto sta nel trovare il giusto modo. Proprio con questo scopo costruiamo un’espositore fai da te che, grazie alle ampie superfici vetrate, permette la visione degli oggetti da tre lati e da sopra. I montanti e le fasce che li collegano sono ricavati dal taglio di una spessa tavola di ayous, poi piallati fino allo spessore definitivo di 40 mm; i montanti, ridotti a sezione quadrata, subiscono ulteriori lavorazioni per stondarne lo spigolo più esterno e ricavare sul lato opposto la battuta per i vetri che, alle estremità, serve anche per collegare le fasce frontali e posteriori a mezzo spessore, sagomandole di conseguenza. Le fasce laterali, invece, si spinano ai montanti. Quanto alle misure, le fasce inferiori sono larghe 1150 mm, quelle superiori 900 mm.

Per la base si utilizza un pannello di multistrato da 630x320x18 mm, nobilitato sul lato a vista con un’impiallacciatura; il lato posteriore, invece, è costituito da un pannello di compensato da 1020x650x4 mm, con la faccia interna rivestita da un panno e irrigidito da due tavolette disposte a croce applicate da dietro. Il tratto verticale della croce è disposto lungo la mezzeria, mentre la posizione del tratto orizzontale va determinata in base all’altezza in cui verranno a trovarsi i capotasti delle chitarre, in quanto dovranno inserirsi in supporti passanti attraverso la tavoletta.

I vetri che chiudono gli altri tre lati dell’espositore fai da te, spessi 5 mm, si tagliano a misura delle battute e si bloccano con listelli fermavetro, armonizzati con una stondatura; per chiudere la parte superiore dell’espositore si appoggia un vetro di pari spessore, tagliato in modo da sporgere su ogni lato di 25 mm e con gli spigoli arrotondati, interponendo gommini antiscivolo tra questo e la struttura in legno. L’illuminazione dell’interno con un faretto led completa la costruzione.

Realizzazione dell’espositore fai da te

Tempo richiesto: 1 giorno.

  1. Portare i montanti alla sezione prevista dal progetto

    I quattro montanti, lunghi 1105 mm, si piallano per portarli alla sezione di 40×40 mm prevista dal progetto.

  2. Stondare i montanti

    La toupie professionale di un amico si rivela provvidenziale per realizzare la stondatura a quarto di cerchio degli spigoli rivolti all’esterno con una fresa da 40 mm. Lo spigolo opposto, invece, viene lavorato in modo da ottenere la battuta da 20×20 mm per il vetro con duplice taglio di circolare.

  3. Unire i montanti alle fasce perimetrali

    I montanti si collegano alle fasce perimetrali tramite unioni a mezzo spessore, colla vinilica e spinatura cieca.

  4. Montare le rotelle sferiche

    Con una mecchia montata sul trapano a colonna si aprono sulla faccia inferiore del pannello di base le sedi per il collare delle rotelle sferiche munite di piastra da fissare con tre viti ciascuna.

  5. Rivestire la faccia superiore

    La faccia superiore della base si nobilita incollando un rivestimento in piallaccio.

  6. Stondare gli spigoli dei listelli fermavetro

    Per stondare uno degli spigoli dei listelli fermavetro bisogna fornire un appoggio più ampio alla suola della fresatrice, affiancandoli a una tavola di pari spessore.

  7. Rifinire eventuali dislivelli

    Dopo aver montato la struttura si pareggiano eventuali dislivelli in corrispondenza delle unioni e si stuccano le fessure.

  8. Sagomare la piattina per ottenere i supporti

    Da una piattina di alluminio 30×2 mm si tagliano tre spezzoni, per poi sagomarli ad arco attorno a un riscontro cilindrico, piegandoli a mano.

  9. Forare e inserire la vite

    All’apice della curvatura si pratica il foro per l’inserimento della vite.

  10. Fissare i supporti alla struttura

    I supporti vanno fissati alla tavoletta orizzontale della struttura a croce posta come rinforzo sul retro del pannello posteriore, attraversando quest’ultimo; si utilizzano viti a testa tonda Ø 8×100 mm con quadro sottotesta, inserite in tubetti di alluminio per motivi estetici e bloccate da dietro con dadi e rondelle.

Installazione del faretto su un supporto di castagno

L’illuminazione interna è affidata a un faretto piatto a led del tipo per mobili, alimentato a bassa tensione tramite un trasformatore. Il supporto è costituito da due pezzi ricavati da una tavoletta sottile di legno di castagno, uniti a L: la porzione più piccola si fissa all’interno del mobile, a filo superiore e al centro, mentre su quella più grande si avvita il faretto, direzionato verso il basso. Il filo si fa passare sotto i listelli fermavetro.

Progetto di Rodolfo Rocco

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Espositore fai da te con luce per chitarre vintage

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