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Ciaspole fai da te in alluminio

ciaspole fai da te

Ecco come realizzare delle pratiche racchette da neve con struttura in alluminio e rete elettrosaldata

Le racchette consentono di distribuire il peso del corpo su una superficie di neve maggiore, per camminare senza affondare; non devono essere troppo pesanti per non rendere il movimento faticoso sulla distanza.

Delle buone racchette da neve, o ciaspole, leggere, in legno e corda, possono costare dai cento euro in su: così, il nostro lettore Luciano Mazzucco, che le aveva sempre noleggiate per le sue gite in montagna, alla fine si è costruito delle ciaspole fai da te con materiale di recupero, alluminio, rete e vetroresina, spendendo solo 10 euro per la minuteria.

Diversamente da quelle tradizionali, ha fornito alle sue ciaspole fai da te una certa articolazione di movimento, sfruttando proprio l’elasticità della vetroresina. Queste racchette da neve fai da te pesano circa 800 g l’una. Per alleggerirle ulteriormente, si può usare un profilato più stretto di quello sezione 25×25 mm.

Cosa serve per costruire delle ciaspole fai da te

Come progettare le ciaspole fai da te

 

Come costruire ciaspole fai da te

Uno spezzone di profilato a L di lunghezza adeguata, su cui sono praticati con la smerigliatrice dei taglietti laterali per curvarlo, si modella su una dima in legno dando la forma ondulata vagamente simile alla suola della scarpa.

Si rinforza con tre spezzoni trasversali di piattina, rivettati sul lato inferiore e piegati alle estremità, ricavando con la smerigliatrice delle punte per fare presa sulla neve. Nella sagoma in profilato si inserisce, tramite piccoli fori, la rete elettrosaldata. Svolgendo e ripiegando su se stessa una benda in vetroresina in vari strati, si modella l’appoggio: una parte fissa, anteriore e posteriore; una “lingua” mobile, collegata solo alla parte fissa anteriore e modellata a L sul lato posteriore libero, per l’appoggio dello scarpone.

Una volta essiccato, si taglia di misura il tutto per unirlo con bulloni e rivetti al profilato. Sulla parte fissa dell’appoggio si praticano fori con la punta a tazza per alleggerire. Sulla lingua mobile, forata ai due lati, si fa passare una corda per infilare i lacci.

Con colla termoplastica e rivetti si predispongono le allacciature, complete di fibbie e velcro. Si incollano alla parte mobile dell’appoggio, due sotto la striscia principale, una dietro la linguetta della L.

L’angolare di alluminio si modella nella classica sagoma ondulata “a orma” piegandolo e ribattendolo su una dima in legno truciolare stretta sulla morsa,
Dopo aver praticato dei taglietti trasversali fino ad ottenere la forma voluta.
Il rinforzo centrale in piattina è rivettato. La rete elettrosaldata si inserisce nell’angolare tramite piccoli fori sul lato verticale.
I rinforzi in piattina sono piegati all’estremità e lavorati a dentini con la smerigliatrice.
Lo spezzone di profilato viene modellato per fare da appoggio al retro dello scarpone.
La base d’appoggio è in vetroresina, a cui si uniscono i lacci in tessuto rivettati e incollati. Sulla ciaspola finita, i ganci da portachiavi si usano come fibbia e il nastro si chiude con il velcro.

Ora che abbiamo realizzato le nostre ciaspole fai da te… siamo pronti per informarci su bellissimi itinerari per ciaspolare 

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