Come costruire un tavolo

Una delle realizzazioni più intraprese tra i bricoleur

Costruire un tavolo da pranzo è una delle realizzazioni più intraprese tra chi pratica il bricolage.
L’ampliamento del piano può ottenersi in più di un modo, ma quello più diffuso vede un piano divisibile con le due metà che scorrono in fuori per consentire l’inserimento di una (o più) tavola di prolunga che un qualche accorgimento vincola ai due semipiani. 
Proprio di questo tipo è il tavolo che proponiamo, studiato appositamente per il fai da te che possiede un’attrezzatura limitata a circolare (o può farsi tagliare i pezzi in segheria), trapano e fresatrice.
Tutto il sistema di incastri e guide, infatti, si realizza con la giustapposizione di strisce di multistrato di legno duro che, incollate assieme, opportunamente sfalsate, creano quelle scanalature e quei risalti che nella falegnameria tradizionale avrebbero richiesto l’uso di una grossa toupie. Per quanto semplice, il sistema richiede la massima precisione sia nel taglio dei pezzi sia, soprattutto, nella loro unione e nel loro montaggio nella base del tavolo e sotto i piani mobili; una deviazione, anche piccola, nell’allineamento, infatti, renderebbe impossibile il corretto scorrimento.

Un’accurata levigatura e un abbondante uso di paraffina risultano indispensabili per la finitura del tavolo con semilavorati.

L’ASSEMBLAGGIO

  1. Tagliate a misura le quattro gambe e levigato accuratamente il taglio, conviene raggrupparle e disegnare sul loro capo un triangolo che poi ci servirà per identificare le facce su cui aprire i fori per le spine.
  2. I fascioni rientrano di 12 mm rispetto alle facce esterne dei dadi. Inseriti nei fori per le spine i marcatori e bloccata la gamba sul banco, facciamo scorrere il fascione su qualche pezzo del solito multistrato, guidandolo contro il dado con una squadra o una tavola posta a filo del capo della gamba e premendolo con forza.
  3. I fori nel dado, per essere esattamente perpendicolari, si fanno o sotto il trapano a colonna o con il trapano montato in una guida a tuffo. Eliminare ogni traccia di trucioli.
  4. Nell’esatto centro dei due fascioni di testata vanno aperti i passaggi per le guide dei semipiani, finestre larghe 68 ed alte 25 mm da ottenere con qualche taglio di sega e lavoro di scalpello. I tre lati della finestra, levigati a specchio, vanno poi lubrificati con stearina o paraffina, date a caldo e stese con un panno di lana.
  5. Il montaggio inizia spinando le gambe ai fascioni di testata (qui quello cieco; nell’altra coppia di gambe va inserita anche la tavola di piatto). Perché il lavoro risulti a regola d’arte il fascione dev’essere poggiato su un pezzo di multistrato da 12 mm, così da rimanere in linea con i dadi delle gambe. Indispensabile controllare la squadratura dei tre elementi da bloccare con un lungo strettoio.

UTENSILI

Trapano, fresatrice, sega circolare, toupie, trapano a colonna, squadra, strettoio

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