Site icon Bricoportale

Presepe per giardino fai da te

presepe per giardino

Un’usanza di famiglia è ormai diventata tradizione per un intero paese: a Cassano Spinola il Natale non sarebbe più lo stesso senza il presepe per giardino di Via Arzani, allestito da Enrico Baiardi. Il padre Lisio iniziò circa 30 anni fa con la grotta e i personaggi della Natività, poi l’aggiunta di ulteriori figure ogni anno; oggi ci vuole circa un mese per allestirlo

Quando ogni anno viene inaugurato il presepe per giardino, intorno al 10 dicembre, è un avvenimento per tutta la comunità, curiosa di vedere le novità rispetto a quello dell’anno precedente. Sì, perché Enrico durante l’anno dedica gran parte del suo tempo libero a preparare nuove strutture, meccanismi e scene del presepe per giardino che ormai appartiene alla tradizione dei Cassanesi (abitanti di Cassano Spinola). La rappresentazione propone un ipotetico quadro di quella che poteva essere la vita di un paese come Cassano agli inizi del ‘900: c’è la bottega del falegname, la macelleria, la fucina del fabbro, la panetteria (ovviamente nelle vicinanze del mulino…) e, nel contesto, un viavai di persone indaffarate ad accudire gli animali fuori o dentro le stalle, a prendere l’acqua dal pozzo, ma attraverso le aperture frontali delle casette si scorgono anche attività casalinghe… non tutti lavorano, però: c’è anche chi gioca a carte nell’osteria del paese, tra un bicchiere di vino e l’altro. Su tutta la scena, come un tempo, domina la sagoma del castello dei signori del luogo, i De Cassano prima e gli Spinola poi, fino a fine ‘700. Oggi ne restano alcuni ruderi, è stato smantellato a partire dal 1805. Sarà suggestione, ma tutto sembra svolgersi spensieratamente e senza frenesia, quasi con la consapevolezza che qualcosa di grande debba accadere. Ritmi di vita che fanno parte del nostro passato e, attraverso gli antichi mestieri, evocano una memoria che rischia di andare persa, con l’incalzante progresso che ci condiziona e accelera l’esistenza. In fondo lo spirito del presepe per giardino è un po’ questo: richiamarci alla serenità e alla solidarietà tra le persone nella semplicità di un tempo: che senso avrebbe un presepe contemporaneo, rappresentato da macchine in coda sulle tangenziali, scandito dall’alternanza delle luci dei semafori, fatto di edifici multipiano dalle cui aperture si vedrebbero impiegati al computer, gruppi in palestra, gente che affolla i centri commerciali, distributori di benzina, un concerto di Vasco Rossi e lo stadio gremito? Forse, in un contesto come questo, la Sacra Famiglia dovrebbe accontentarsi di alloggiare in un container.

La costruzione della scenografia del presepe per giardino

  1. La base di un tronco con una radice che si estende perpendicolarmente a esso, utilizzata capovolta, serve per conformare l’apertura della grotta, realizzata con grossi blocchi di tufo come gran parte delle strutture che permettono di predisporre il paesaggio su più livelli.
  2. Nello spazio destinato al laghetto, ai piedi della cascata, è presente un vano ribassato nel quale si inserisce la piccola pompa che mette in circolazione l’acqua. Sul bocchettone si innesta un tubetto che si infila ai piedi della cascata e, risalendo da dietro, porta l’acqua fino al punto più alto della cascata, da dove poi ricade.
  3. Muschio e ciuffi d’erba, prelevati con radici e zolla di terra affinché possano mantenersi, si inseriscono tra le rocce per completare il paesaggio e nascondere il più possibile la presenza di malta e di altri particolari (cavi elettrici, sostegni ecc) che non devono essere a vista.
  4. Con pietre più piccole e un po’ di malta si rende regolare la sommità dei muretti: questo permette di nascondere il bordo delle tavole da ponte o dei pannelli di legno posti dietro di essi, rialzati su mattoni, che formano i supporti per le costruzioni in secondo piano.
  5. La disposizione delle casette sembrerebbe abbastanza semplice dopo aver predisposto i vari livelli: in realtà si deve procedere per tentativi perché il punto di vista dell’osservatore che si trova fuori dal giardino è a un livello più basso e le costruzioni vanno rialzate e distanziate più di quanto possa sembrare necessario a chi le colloca, sia per dare la giusta profondità alla composizione sia per far sì che si possano apprezzare i particolari che caratterizzano ciascuna di esse.
  6. Se non c’è una seconda persona che, da opportuna distanza, possa fornire indicazioni, bisogna fare più volte avanti e indietro per trovare la giusta posizione. Ogni casetta deve risultare in piano e a piombo rispetto all’osservatore, quindi si controlla con la bolla e si inseriscono spessori ove necessario.
  7. L’esperienza maturata negli anni è fondamentale per poter realizzare i muretti di pietre alla giusta altezza ed estensione, restando fedeli a un empirico progetto che subisce continue trasformazioni in corso d’opera.
  8. Alcuni tipi di pietra si riducono facilmente in scaglie piuttosto che a pezzi: sono l’ideale per ottenere gli elementi che simulano le coperture in lastre irregolari di ardesia.
  9. Con molta pazienza, calibrando le dimensioni di ogni scaglia, si rivestono i tetti stabilizzando ogni pezzo con adesivo di montaggio.
  10. Anche alcune grosse plafoniere con tubi fluorescenti, ben nascoste in punti strategici del paesaggio, servono per fornire un’illuminazione più diffusa in appoggio a quelle puntiformi all’interno delle case.
  11. Il letto del fiume, predisposto con un sottile strato di malta spianata, si dipinge dapprima con un colore azzurro uniforme; la seconda mano è invece costituita da un azzurro più chiaro al quale viene aggiunto del bianco e, senza mescolare a fondo i due colori, si realizzano le sfumature tipiche della spuma causata dallo scorrere dell’acqua.
  12. Le costruzioni sono tutte realizzate con tavolette di legno di recupero e sono talvolta rifinite con uno strato di stucco grossolano, per simulare l’intonacatura; in altri casi si applicano mattoncini a vista che, come tegole e coppi in terracotta,si acquistano nei negozi di decorazione oppure su internet.

Animazione della scena

Gradualmente, tra le fredde pietre, iniziano a comparire le costruzioni, si delineano i percorsi, la scena inizia a popolarsi di personaggi, molti dei quali non sono semplici statuine, ma autentici attori. Infatti, grazie a meccanismi, riproducono i movimenti tipici delle varie attività, mentre l’acqua scende dalla cascata, si avvicina la sera e le luci si accendono, per poi spegnersi per la notte. Siccome il presepe è disposto in modo abbastanza diffuso, per poterlo apprezzare meglio c’è un temporizzatore che differenzia le zone, facendo accendere le luci prima in una parte del presepe e poi nell’altra, mentre contestualmente si attivano i movimenti relativi a quell’area:
lo spettatore, mentre cammina lungo la strada, ha così modo di non perdere neanche un particolare e di “visitare” ogni scorcio del paese.

L’illuminazione

I cavi elettrici passano sotto le stradine realizzate con ghiaia bianca per raggiungere ogni zona della rappresentazione con luci fluorescenti e a led, ma anche per alimentare i diversi meccanismi che vivacizzano la scena.

Exit mobile version