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Ripiani fai da te in vetro

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Pratiche mensole realizzate con tondini di ramin sostengono ripiani fai da te in vetro molato

Per fissare a parete ripiani fai da te in vetro molato, dobbiamo realizzare tre mensole ricavandole da tondini di legno opportunamente scanalati, che vengono dotati di tasselli mensola. Occorre precisione nell’effettuare le scanalature, i fori nel muro e nei tondini. Questi ultimi devono essere più piccoli dell’anima esagonale del tassello a scomparsa in modo che si incastri nel legno e non ruoti con il peso delle lastre di vetro. Per praticare le scanalature nei tondini con la fresatrice bisogna costruire anche un piccolo telaio rettangolare che blocchi il pezzo da fresare offrendo una superficie piana su cui fare scorrere la guida della fresatrice.

Cosa serve per realizzare i ripiani fai da te in vetro:

Come realizzare i ripiani fai da te

  1. Tracciamo il centro di ciascun cilindro di legno. Utilissima in questi casi la squadretta cercacentri con la quale si tracciano due linee a 90° che si incontrano per l’appunto, al centro del disco.
  2. Con il trapano a colonna foriamo i cilindri. Il diametro della punta dev’essere 0,5 mm più piccolo di quello dell’anima del tassello a scomparsa in modo da poterlo incastrare solidamente.
  3. Per eseguire le scanalature con precisione, costruiamo una guida fatta con quattro tavolette larghe 70 mm inchiodate insieme. Lo spazio interno deve contenere i cilindri in modo che non si muovano.
  4. Montiamo i tasselli nel muro facendo molta attenzione all’allineamento e alla perpendicolarità delle aste. Due dei cilindri hanno una sola scanalatura mentre quello intermedio ne ha due.
  5. Se il montaggio dei cilindri è  preciso le lastre di vetro scivolano nelle scanalature senza difficoltà. Il tassello dev’essere ben stretto per evitare di ruotare quando si carica il ripiano.

La stondatura del cristallo

Dopo aver fatto tagliare i piani di cristallo che ci occorrono, bisogna far rifinire i bordi perché non risultino taglienti. Può trattarsi di una semplice bisellatura con l’intento di “rompere” gli spigoli sia dal lato superiore, sia dal lato inferiore, oppure di una sagomatura più ricercata come l’arrotondamento semicircolare (che viene definito toro) o a quarto di cerchio (il mezzo toro). Per un lavoro perfetto l’ideale sarebbe utilizzare un buon cristallo al posto del vetro: la differenza tra i due materiali è determinata dalla presenza o meno di ossido di piombo, il cui impiego fa sì che la densità del vetro aumenti notevolmente e così pure l’indice di rifrazione, avvicinandolo alle proprietà ottiche del diamante.

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