Scrivania fai da te design

Quattro pannelli di MDF disegnano una sagoma continua sulla parete che offre una postazione di lavoro e un ripiano superiore con luce incorporata; grazie ai fissaggi nascosti rimane semplicemente aggettante, senza alcun ingombro a pavimento

 

scrivania fai da teCostruire una scrivania fai da te è utile, perché a volte in casa si ha bisogno di appoggiarsi da qualche parte con il computer portatile, la calcolatrice, un blocco per appunti o qualcosa di simile e non si trova uno spazio libero e abbastanza comodo a disposizione: il tavolo della cucina o del soggiorno è già destinato ad altre attività, lo studio è occupato dai figli che studiano, il tavolino del salotto è basso e costringe ad assumere posture inadeguate. Eppure basterebbe uno spazio anche poco profondo, possibilmente senza dover condividere la superficie con altri per non disturbarsi a vicenda e, magari, giustamente illuminato.

L’idea di questa scrivania fai da te design struttura può essere interessante anche nelle abitazioni che non permettono di allestire una postazione di lavoro domestica in modo stabile, per problemi di ingombro: si tratta infatti di due ripiani distanziati in altezza, il primo con funzione di scrivania e il secondo che incorpora una luce direzionata sul piano di lavoro, collegati da un montante laterale e sagomati nell’insieme per ottenere una linea moderna.

L’assenza di elementi di fissaggio visibili minimizza l’invasività della struttura, la cui sporgenza massima dalla parete è di 400 mm. Non c’è nessun ingombro a pavimento, al momento di utilizzare la scrivania fai da te  si può ricorrere a una sedia o a uno sgabello, in base all’altezza scelta al momento dell’installazione. Ciò non toglie che il ripiano superiore e parte della scrivania possano essere utilizzati per riporvi CD, DVD o soprammobili.

Le possibilità di utilizzo si ampliano se sotto la scrivania si avvita, in posizione arretrata, una ciabatta elettrica a cui far pervenire l’alimentazione da una vicina presa: quante volte ci troviamo a dover ricaricare smartphone, mp3, macchine fotografiche e altre apparecchiature elettroniche che non sappiamo dove appoggiare in modo sicuro! La multipresa ci permette di mettere in carica più accessori simultaneamente, senza sparpagliarli per casa.

Cosa serve per costruire una scrivania fai da te design:

scrivania fai da te

Per costruire una scrivania fai da te si inizia tagliando i singoli elementi

Uno dei lati lunghi del montante va rifilato sbieco con la sega circolare munita di guida, in modo da ridurre la larghezza di uno dei lati corti da 400 a 300 mm.
Con la guida di spinatura si realizzano sedi esattamente allineate su due pezzi concorrenti:
Stabilito di utilizzare 3 spine Ø 6 mm per ogni giunzione, si aprono i fori al centro dello spessore di un pezzo (uno a metà larghezza e due a 25-30 mm dalle estremità). Si inseriscono le spine a secco e, utilizzandole come riscontro, si calza su di esse la cavità frontale della guida corrispondente al diametro della boccola di foratura, si regola la battuta inferiore in base allo spessore del pannello e si praticano i fori nel piano del pannello concorrente.
Con una fresa conica, utilizzando la fresatrice come una toupie, si bisellano i bordi a vista a 45°.
L’inclinazione va rivolta verso la parete, dal basso verso l’alto per il pannello superiore e dall’alto verso il basso per quello inferiore, il montante e l’ala inferiore si bisellano di conseguenza.

Collegare i singoli pezzi

Una dima per tenere in posa e per forare il muro

La sospensione invisibile (o quasi) è affidata a due supporti preparati allo scopo, uno sotto la base e uno sopra la fonte luminosa. Qui il primo non occupa tutta la lunghezza del piano, ma viene stabilita una rientranza di 140 mm rispetto alle estremità, in base alla quale si tagliano i listelli.
Dato che si utilizza materiale recuperato dagli scarti di altri lavori, bisogna trovare soluzioni che si adattino allo scopo: due listelli di spessore adatto a essere attraversati dai tasselli, ma non eccessivo, per nasconderli meglio sotto il piano, vengono incollati di costa per raddoppiare la profondità, dopo averne bisellato le estremità per un ulteriore vezzo estetico.
Mantenendoli allineati si serrano tra diversi morsetti e si ripulisce l’eccesso di colla; lo stesso procedimento si utilizza per il supporto superiore, di lunghezza ridotta perché deve essere attraversato da un solo tassello.
La foratura dei supporti per l’inserimento delle barre esagonali dei tasselli si esegue sulla faccia rivolta a parete; il foro va allargato per una profondità di 2-3 mm in modo che possa ospitare il collare del tassello che rimane in battuta sulla muratura.
I due supporti, tenendo sempre presente la linea di centro, vengono provvisoriamente avvitati due listelli sulla faccia posteriore sui quali vanno riprodotti, in perfetta corrispondenza e passanti, i fori relativi ai tasselli.
Questi listelli hanno una duplice funzione: fornire una battuta sul bordo posteriore dei piani, così da poter avvitare e incollare i supporti, ed essere successivamente utilizzati per praticare i fori nella muratura, tramite una dima costruita allo scopo.
Dopo l’incollaggio, si inseriscono alcune viti in fori opportunamente svasati per rinforzo e per mantenere il contatto tra i pezzi mentre la colla fa presa. Si noti l’importanza di marcare i riferimenti sui listelli aggiunti, sia come centratura sia come posizione, per realizzare correttamente la dima.
Fissati entrambi i supporti, prima di svitare il listelli aggiunti bisogna tagliare un terzo listello che li colleghi incastrandosi con precisione tra essi, risultando perfettamente perpendicolare.
Una volta trovata la squadratura, si stabilizza la dima con due coppie di triangoli di legno fissati ai lati del listello e ai supporti, quindi si tolgono le viti e si preleva la dima

Il montaggio con tasselli a scomparsa

La foto è riassuntiva dei listelli occorrenti per realizzare dima e supporti con le rispettive tracciature.
La dima va appoggiata alla parete all’altezza prestabilita per il montaggio della struttura, tenendo conto anche degli ingombri laterali. La livella è indispensabile per marcare i punti da forare in modo che la mensola/scrivania risulti in piano.
Inserendo una matita nei fori e facendola ruotare più volte, senza mai muovere la dima, si riportano sulla parete le tracce per la foratura.
Specialmente se il muro è di mattoni, il finissimo polverino rossastro che si produce in seguito alla foratura si deposita in parte attorno al foro, in parte sullo zoccolino e non è facile da eliminare: anche passando un pennellino in modo leggero si rischia di lasciare un’ombra di sporco. Se non si dispone di un aggiuntivo per l’aspirazione delle polveri, per evitare di disperderle si può ovviare con una busta di carta fissata sulla parete con nastro di carta, poco al di sotto del punto da forare.
I tasselli per mensole a scomparsa si inseriscono nei rispettivi fori, in modo che il collare rimanga a filo della superficie; poi, con una chiave a forchetta, si fa ruotare la barra esagonale in senso orario per provocare l’espansione.
I listelli di supporto inferiore e superiore, separati dalla dima, si avvitano ai pannelli nei punti prestabiliti: calzandoli un poco forzati sulle barre dei tasselli, assicurano una sospensione affidabile e sicura.
Tutti i pannelli che compongono la struttura vengono leggermente levigati per prepararli alla finitura, prima con una mano di fondo e poi con due mani di smalto.
Sulla faccia inferiore del ripiano superiore si fissa una lampada al neon o a led provvista di interruttore; prima di montare la mensola/scrivania occorre praticare una scanalatura nel bordo posteriore per incassarvi il cavo di alimentazione.

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