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Affilare coltelli e altri utensili | Con mola, pietra e vetro

affilare coltelli

Affilare coltelli e altre lame è fondamentale per mantenere i propri utensili sempre funzionali e pronti all’uso

In casa è frequente l’esigenza di affilare coltelli e vari utensili d’uso comune come le forbici; inoltre anche in laboratorio capita spesso di dover rifare il filo agli utensili da lavoro. Ma come si affilano le lame dei questi oggetti?

L’attrezzo ideale è la mola a pietra bagnata che asporta il materiale con delicatezza e non riscalda il pezzo. Esistono tuttavia anche versioni di mola a pietra non bagnata, ma in tal caso è possibile raffreddare la lama in un contenitore d’acqua da tenere a portata di mano.

Mola a pietra

È utile sapere che, nei coltelli, così come nelle accette e altri utensili simili, il taglio è procurato da una lama il cui bordo è molato in modo da essere affilato a sezione acuta (filo), in modo da penetrare facilmente in materiali più morbidi, separandoli. Questi attrezzi sono tanto più affilati quanto più acuto e regolare è il filo.

Altri utensili (forbici, cesoie ecc.) non hanno le lame particolarmente affilate, ma le angolazioni delle singole ganasce sono tali che, quando vengono portate a contatto, si crea una notevole forza tranciante.

Vediamo ora come affilare un coltello e altri diversi tipi di lama.

Affilare coltelli

In generale la lama deve essere poggiata con l’affilatura verso l’alto e inclinata pochissimo rispetto alla pietra. Durante l’affilatura si fa compiere alla lama un movimento destra-sinistra in modo che tutta la parte da affilare venga a contatto con la pietra. 

Non premiamo la lama sulla pietra e ogni tanto va saggiato, col pollice, lo stato di affilatura.

L’arrotatura della lama parte dal tallone (la parte più prossima all’impugnatura). La ruota scorre sulla lama fino alla punta con passate intervallate da frequenti raffreddamenti in acqua.
Stesso principio e stessa procedura si applicano ad altri utensili con lame simili, come per esempio le accette.

Scalpelli

La lama degli scalpelli si affila sulla mola a pietra bagnata poggiandola con la giusta inclinazione che segua la bisellatura della punta. L’appoggio deve essere molto lieve.
Finitura della lama: su scalpelli e sgorbie da scultura, possiamo rifinire la molatura passando la punta sulla pietra al carborundum bagnata, facendo un percorso a “8”.

Affilare le lame della pialla

Innanzitutto si procede allo smontaggio della lama della pialla, dopodiché si inizia l’operazione di affilatura

L’affilatura si esegue manualmente con una specifica mola da banco, con movimenti regolari e leggeri. Dopo alcune passate si controlla che il tagliente si consumi in maniera uniforme. Per evitare che il riscaldamento prodotto dallo sfregamento continuo della mola rovini la tempra, si raffredda la lama introducendola con regolarità in acqua. L’acciaio non deve mai assumere colorazioni durante l’affilatura. Per tutta la larghezza del tagliente deve comparire una sottile bava, segno di un’affilatura omogenea ed efficace. Per eliminarla è sufficiente un’ultima passata su una pietra ad olio, appoggiando l’utensile esattamente in piano.

Alcuni utensili da taglio, come in questo caso, necessitano di una prima sgrossatura a macchina e successivamente di un’affilatura manuale.

Affilare le forbici sul vetro

Oltre ad affilare le forbici con l’ausilio della mola esiste un altro trucco. Un metodo per ripristinare l’affilatura delle forbici infatti, consiste nel fare l’atto di tagliare il collo di una bottiglia di vetro. Si utilizza una bottiglia che si ritiene “inutile”, in quanto durante l’operazione il vetro potrebbe danneggiarsi.

Si impugnano le forbici e ci si comporta come se si dovesse tagliare la bottiglia, senza premere eccessivamente, sfruttando tutta la lunghezza delle lame e ripetendo l’operazione più volte.
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