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Nei lavori di tornitura i più bravi mescolano superfici piane e curve per sottolineare il contrasto tra i due generi di lavorazione. Seguiamo la lavorazione di un vaso davvero originale
Cosa bisogna fare prima di tornire
Le fasi della tornitura a scavo
- Dopo il montaggio del pezzo tra le punte, si tornisce una limitata superficie esterna, dando al pezzo forma cilindrica per un breve tratto all’estremità rivolta verso la contropunta; la parte cilindrica deve essere sufficiente per l’appoggio delle rotelle della lunetta.
- Con il montaggio della lunetta non è più necessaria la contropunta e con lei viene eliminato anche il mozzo su cui appoggiava. La lavorazione prosegue con l’ausilio di un lungo poggiautensile che permette di usare la sgorbia con una sporgenza minima a tutto vantaggio della precisione.
- Prima dell’asportazione definitiva della superficie cilindrica su cui appoggia la lunetta si leviga l’interno della cavità e si lavora la testata incidendo l’anello fino quasi a tagliarlo completamente. Poi si toglie la lunetta e si tronca il sottile diaframma con una lama da seghetto. Prima di smontare il pezzo dal platorello si levigano a mano i residui del taglio.
- Le quattro superfici laterali del vaso vengono rifinite in modi diversi per disporre, con una semplice rotazione, di diversi effetti estetici inconsueti per un vaso. Una faccia ha i segni della sega a catena con le fibre del legno ben in vista, mentre quella adiacente è levigata e trattata con una ceratura bianca sotto la quale è visibile la pregevole occhiolinatura dell’acero. Etienne van Cranenbroeck
La facciata bruciata e quella lucida
- La bruciatura è la finitura assai originale conferita alla terza faccia del vaso. Deve essere eseguita con mano ferma e movimenti regolari per produrre un colore nero uniforme e una screpolatura omogenea. Per evitare di sporcarsi ogni volta che si tocca il vaso è consigliabile trattare la superficie con un impregnante trasparente.
- La quarta faccia viene rifinita con una laccatura lucida. Si stende per prima una mano di turapori, per formare un film impermeabile sul legno. Dopo l’asciugatura si passa una tela abrasiva fine con il tampone di legno per eliminare le irregolarità dello strato precedente e si termina con un paio di mani di flatting lucido.