Dal sogno di Capri al giardino Prêt-à-porter

Editoriale tratto da “Almanacco In giardino n.54 di Febbraio-Marzo 2016”

Autore: Nicla de Carolis

Per chi abita al Nord, non vicino ai laghi che creano microclimi speciali, i giardini mediterranei sono sempre uno stupore: la varietà di piante che in essi prospera è grande, colorata, rigogliosa e sembra cresca spontanea, senza bisogno di particolari cure e attenzioni. Oleandri, pitosfori, mirti, pale di fichi d’india, gelsomini, bougainville, palme, corbezzoli, agrumi, tamerici, pini marittimi e poi le miracolose varietà di piante grasse, infestanti e striscianti, punteggiate di fiorellini colorati che creano, anche per le strade, cuscini bombati e perfetti: insomma un godere quando si è sul posto ma anche un’invidia! Sensazioni bellissime per la vista e per l’olfatto lasciano le passeggiate nell’isola di Capri, uno dei posti che meglio rappresenta questa realtà di prorompente vegetazione mediterranea. Si rimane rapiti, soprattuto la sera, dai profumi intensi di fiori e piante, primo fra tutti quello della bella di notte, così chiamata perché sprigiona la sua fragranza all’imbrunire: i fiori si schiudono al calar del sole e si chiudono all’alba al fine di attirare gli impollinatori notturni. La sua fioritura abbondante e continua rinnova lo spettacolo per tutte le sere d’estate, da giugno a settembre. Ma se lo scenario non è proprio quello da favola che si può trovare nelle regioni del Sud o di una parte del centro Italia e si è quindi limitati anche nella scelta delle piante per via del clima e per di più si dispone solo di un terrazzo in città, non ci si deve scoraggiare: il progetto studiato dal garden designer Carlo Contesso, professore del corso di design all’Accademia delle Belle Arti di Perugia, propone una soluzione per avere un giardino… anche se si ha solo un terrazzo. Si tratta di quattro giardini definiti “prêt-à-porter” e pensati in relazione alle esposizioni Nord, Sud, Est e Ovest, agli stili, con consigli sulle piante da scegliere e sul come posizionarle. Nella terrazza con esposizione Est, ad esempio, “sono consigliabili fiori bianchi, ortensie, gardenie e annuali; un limone a spalliera e piante dal fogliame verde-verde/giallo come nephrolepis cordata (è una felce), filodendro e poi vasi in terracotta fatti a mano, decorati con festoni con un pavimento chiaro color travertino…”. Lavoro originale, quello del professor Contesso, che può essere utile a soddisfare l’aspirazione molto comune di tanti che vivono in città e vedono una terrazza con un po’ di verde, sia pur con l’inevitabile scarsa vivibilità causata dal troppo caldo, dai rumori e dallo smog, come un miraggio. Sicuramente non ci si potrà inebriare di colori e di profumi come passeggiando per Capri, ma si sa, nella vita non si può avere tutto!

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