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Pronto portico | Sistema per strutture addossate

pronto portico

Con progetto Pronto Portico si intende un sistema composto da elementi di abete lamellare, lavorati a incastro legno-legno e preimpregnati nel colore desiderato, per realizzare strutture addossate su misura senza subire il sovrapprezzo causato dalla progettazione personalizzata

Come costruire un portico in legno? Poter realizzare una copertura ridossata alla casa senza dover affrontare complessi calcoli, ricercare il legname più adatto, poter contare su un’impregnazione in autoclave che protegge i manufatti in profondità; insomma, doversi solo occupare del montaggio, è un bel sollievo.

Questo è quanto rappresenta il Progetto Pronto Portico: in base alla superficie da ricoprire si ha subito un preventivo e la possibilità di scegliere il colore dell’impregnazione tra 5 tonalità (bianco, mogano, noce scuro, noce, teak).

Gli elementi sono di abete lamellare con inclinazione di 8°, altezza sottotrave 2,25 metri e teste lavorate con taglio inclinato; la banchina di attacco alla parete è lavorata a coda di rondine per l’incastro degli arcarecci e la portata è di circa 150 kg/mq. Sopra la banchina devono esserci almeno 300 mm per poter incastrare gli arcarecci; per la copertura si può optare per perline da 20 mm, verniciate nel colore scelto per la struttura, e sopra tegole canadesi, verdi o rosse. Guercio Forma

Il rivestimento delle travature con tavolato (di solito si usano perline maschiate di abete di spessore 20 mm) permette di completare la copertura come meglio si crede. Inchiodandovi sopra i correntini si possono mettere le tegole identiche a quelle presenti sul tetto della casa, oppure si può optare per l’applicazione delle tegole canadesi, con il risultato di avere una copertura molto leggera e del tutto impermeabile.

 

Ferramenta speciale

La ferramenta necessaria all’assemblaggio della struttura portante pronto portico è compresa nella fornitura, mentre deve essere acquistata a parte quella per il fissaggio a terra e alla muratura (da scegliere in base al tipo di supporto e alle specifiche situazioni), nonché viti e chiodi relativi alla copertura.

Per i montanti sono disponibili supporti di ogni tipo interni ed esterni, in acciaio zincato.

Montaggio tettoia con incastri

  1. Il montaggio della tettoia addossata inizia con il fissaggio della mensola nella corretta posizione, sulla parete dell’edificio. Esattamente di fronte vanno posizionati i due pilastri che sostengono la trave esterna. Notare che le estremità libere dei pilastri sono conformate con uno scasso che fa da precisa sede di contenimento per la trave.
  2. Si procede con l’applicazione degli arcarecci che poggiano sulla trave esterna e sulla mensola a parete. Notare che il profilo inferiore dell’arcareccio, esattamente in corrispondenza con l’appoggio sulla trave, ha uno scasso che permette l’appoggio in piano, tenendo conto della pendenza impostata alla tettoia da progetto.
  3. Lo stesso arcareccio, all’estremità verso la parete, ha una conformazione di maschiatura che trova sede corrispondente, precisissima, sulla mensola. Anche in questo caso si è tenuto conto della pendenza applicata alla tettoia a livello progettuale.
  4. Con tutti i pezzi già predisposti, il montaggio risulta rapidissimo, robusto e con un livello di risoluzione tecnica nei dettagli molto elevato.
  5. Il sistema di incastro sulla mensola richiede uno spazio minimo di 30 cm, rispetto alle strutture fisse soprastanti

Legno impregnato industrialmente

A livello industriale si utilizza un metodo di impregnazione molto efficace che avviene mediante l’inserimento di cataste di legno prelavorato in un’autoclave. Al suo interno viene creato dapprima il vuoto, per liberare dall’essenza le cellule morte del legno e predisporlo, mediante la forte depressione, all’applicazione dell’impregnante.

Nella seconda fase l’autoclave viene saturata di impregnante e in una terza viene applicata una forte pressione che lo fa penetrare profondamente nel legno.

L’ultima fase è nuovamente di depressione, questa volta applicata per agevolare la rimozione del prodotto eccedente. La produzione di legno impregnato è rivolta ai più disparati utilizzi.

Nelle attività rurali e nei giardini rustici sono utilizzati pali di vari diametri e lunghezze, con sezione tonda o semitonda, con terminale a punta per l’applicazione nel terreno o rifinita per uso staccionata e parapetto (1).

Quelli con sezione quadrata o rettangolare (2) sono utilizzati comunemente per fare tettoie, gazebo e altre strutture. Per la massima resistenza al carico, senza alcuna torsione del legno, si usa il lamellare che può avere sezioni di forma tonda, squadrata e anche ottagonale (34).

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