Impianto domotico per la casa | Panoramica delle caratteristiche

Analisi delle caratteristiche peculiari di un impianto domotico

La domotica è la disciplina che fornisce soluzioni tecnologiche per aiutare a vivere meglio nella casa o nell’ambiente di lavoro. Il riscaldamento che si accende prima del rientro, le luci che si spengono in tutta la casa o l’ufficio contemporaneamente all’inserimento dell’antifurto, la temperatura che si abbassa di qualche grado per evitare inutili sprechi, sono solo alcuni esempi di ciò che può offrire un impianto domotico.

I fronti su cui lavora sono molteplici: dal risparmio energetico, soprattutto per abitazioni ed edifici dove i consumi energetici incidono in maniera considerevole, all’abitabilità della casa, ad operazioni manuali quotidiane automatizzate, al controllo totale in remoto della propria abitazione.

Per una casa più agevole

L’obiettivo della domotica non è solo quello di agevolare la persona, ma è anche quello di farlo a costi relativamente contenuti, affinché tutti possano beneficiarne.

Questo fattore risulta determinante: i dispositivi che semplificano la vita e fanno anche risparmiare sulle bollette non devono comportare un costo esorbitante, altrimenti sarebbero poco attrattivi, riservati alle persone amanti della tecnologia e con disponibilità economiche superiori alla media.

Impianto domotico – Sintesi concettuale

schema
Un videoterminale consente la gestione dell’impianto domotico e dei dispositivi installati nell’abitazione. Tramite software è possibile impostare nuove funzioni e numerosi altri servizi che possono essere gestiti e controllati direttamente dall’unità centrale oppure in remoto, avvalendosi del cellulare o di un computer.

Le principali funzioni

funzioni
  1. Attivare e regolare l’intensità dei dispositivi d’illuminazione. Si possono accendere e spegnere luci a zone, impostarne l’accensione al passaggio e creare scenari luminosi.
  2. Controllo di tapparelle/persiane. Chiusura ed apertura possono avvenire singolarmente o in modo simultaneo ad orari prestabiliti, tramite sensori per pioggia e vento.
  3. Ventilazione. In caso di fumi, aria viziata, condizioni impostate di umidità e temperatura, la ventilazione controllata dall’impianto domotico può garantire automaticamente un corretto ricambio d’aria.
  4. Elettrodomestici. È possibile programmarne la disattivazione secondo una sequenza prestabilita in caso di assorbimento eccessivo, per evitare situazioni di black-out.
  5. Temperatura. In ogni zona dell’abitazione è possibile mantenere determinate condizioni, suddivise per fasce orarie, combinando anche la chiusura delle tende o degli scuri.
  6. Sicurezza. Zone interne ed esterne dell’abitazione sono monitorate da telecamere di sorveglianza collegate a sistemi anti-intrusione e rilevatori di movimento, pronti ad intervenire tramite dissuasione.
  7. Irrigazione. Può essere interfacciata con una stazione meteo per sospendere le innaffiature programmate in caso di precipitazioni anche se ci si trova in viaggio.
  8. Musica. Attraverso scenari può essere associata al risveglio o all’apertura della porta d’ingresso, ascoltata solo in alcune stanze, con scelta dei brani in base all’intensità luminosa.
  9. Protezione. I rivelatori di fughe di gas, di allagamento, di presenza di fumo, incendio ed altri sensori sono collegati al sistema di allarme ed in caso di anomalie intervengono.

Impianto domotico via cavo

impianto via cavo

I componenti dell’impianto domotico (differenti da quelli dell’impianto elettrico) sono collegati fisicamente per mezzo di un cavo, denominato “bus”, attraverso il quale avviene un continuo scambio di dati. Praticamente succede lo stesso in un normale impianto elettrico (si preme l’interruttore, si spegne la luce), con la differenza che qui il sistema viene “messo al corrente” del fatto appena avvenuto.

Le informazioni scambiate possono essere di stato (temperatura, movimento) o generate da un comando (accensione luci, movimento tapparelle) che ogni singolo componente “attiva” o “legge”. Tutti i dispositivi devono essere configurati secondo diverse procedure e l’intero impianto può essere gestito da un’apparecchiatura di controllo, costituita da un PC da incasso o da appoggio.

In questi impianti una singola linea non può superare una determinata lunghezza (comunque intorno ai 1000 metri) e può supportare un numero massimo di dispositivi; è comunque possibile affiancare più linee, ciascuna collegata ad un proprio alimentatore.

Impianto domotico senza fili

impianto domotico senza fili

Il vantaggio della tecnologia wireless è che non occorre intervenire sulla muratura per far passare cavi, con riduzione dei disagi, dei tempi e dei costi nelle opere murarie, tuttavia ci sono maggiori oneri per l’acquisto delle apparecchiature.

Altro beneficio del wireless: in caso di trasloco l’impianto si smonta e si rimonta senza interventi particolari. Per contro, con gli impianti domotici via cavo si ha la certezza del dialogo tra le apparecchiature, mentre negli impianti senza fili non si può escludere totalmente la possibilità di disturbi delle onde radio.

Impianto misto

impianto misto

Può essere presa in considerazione, ed in molti casi è consigliata, la possibilità di un impianto domotico che utilizzi sia la tecnologia a fili, sia quella wireless. Si può quindi realizzare un impianto via cavo meno dettagliato senza preoccuparsi troppo di eventuali variazioni future, in quanto sarà possibile integrarlo con un sistema ad onde radio. Questo già avviene nei casi in cui si dispone di comandi singoli per le tapparelle, centralizzabili con apparecchi radio, o per installare dimmer che permettano di variare l’intensità delle luci con comandi remoti.

Per maggiori informazioni visita il sito Bticino

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