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Come realizzare un impianto di messa a terra sicuro e a norma

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I due principali fattori di sicurezza dell’impianto elettrico di casa sono rappresentati da un ben progettato impianto di messa a terra (massa) e dall’interruttore differenziale (salvavita).

In questo articolo analizziamo come progettare un corretto impianto di messa a terra. Il filo di terra, il cui colore della guaina è giallo-verde, ha una funzione fondamentale: se un conduttore sotto tensione va a contatto con la carcassa metallica di un apparecchio elettrico, il conduttore di terra (a essa collegato) la scarica direttamente a terra attraverso una punta disperdente conficcata nel terreno.

In questo modo, se l’impianto di messa a terra è ben progettato, si riduce in gran parte il rischio di folgorazione, si tratta di uno dei punti fondamentali per la realizzazione di un impianto elettrico a norma, mettere la massa a terra è fondamentale. Qualunque apparecchio elettrico con carcassa metallica possiede un morsetto cui collegare il cavo di terra, che nella spina è connesso allo spinotto centrale.

Normativa per impianto di messa a terra

Da sapere: Di sicuro interesse e utilità è la consultazione normativa presente sul sito del CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano) per gli impianti di terra e il relativo dimensionamento impianto di terra.

Cosa serve per realizzarlo

Schema impianto di terra

Realizzare un impianto di messa a terra

Punta disperdente o puntazza

Se si deteriora la guaina di protezione di un filo di fase, questo può fare contatto con la carcassa di un elettrodomestico. Se l’elettrodomestico non ha un collegamento a terra, toccandolo la corrente attraversa il nostro corpo con conseguenze pericolose.

Con un impianto di messa a terra funzionante, il passaggio di corrente si innesca fra il filo di fase e la terra, in quanto la pelle oppone una certa resistenza al passaggio di corrente. Questa sceglie la strada più facile, evitando di attraversare il nostro corpo.

Controlli e manutenzione dell’impianto di messa a terra

La manutenzione dell’impianto di messa a terra è un elemento chiave per garantirne l’efficienza nel lungo periodo. È consigliabile eseguire controlli periodici, almeno una volta all’anno, per verificare la resistenza dell’impianto e garantire che non ci siano eventuali interruzioni o danni al cavo di terra. La resistenza dell’impianto non deve superare i limiti stabiliti dalle normative vigenti; in caso contrario, sarà necessario eseguire degli interventi di ripristino.

Durante il controllo, è importante verificare anche lo stato della punta disperdente, assicurandosi che non sia corrosa o danneggiata. Se ciò dovesse accadere, sarà necessario sostituirla con una nuova.

Infine, è essenziale controllare il collegamento tra il cavo di terra e tutti gli apparecchi elettrici presenti nell’edificio, assicurandosi che il collegamento sia stabile e sicuro.

Possibili problemi e soluzioni

È possibile che si verifichino vari problemi con l’impianto di messa a terra, tra cui l’alta resistenza del terreno, che può ridurre l’efficacia del sistema, o danni al cavo di terra, che possono compromettere la sicurezza dell’impianto.

In caso di alta resistenza del terreno, può essere necessario installare più punti disperdenti o utilizzare un additivo chimico che migliorerà la conduttività del terreno. Se il cavo di terra è danneggiato, dovrà essere riparato o sostituito.

Se l’impianto di messa a terra non è installato correttamente o non funziona come dovrebbe, è importante rivolgersi a un professionista. La sicurezza dell’impianto elettrico è fondamentale e non dovrebbe essere compromessa.

Ricordiamo che l’installazione di un impianto di messa a terra deve essere eseguita da un tecnico qualificato e deve rispettare le normative vigenti.

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