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Termoconvettore | Come installarlo senza chiamare un tecnico

termoconvettore

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Il termoconvettore di  ultima generazione è una valida soluzione per sostituire i radiatori vecchi; l’installazione dei termoconvettori è un’operazione che non richiede modifiche sostanziali, è piuttosto rapida e presenta molti vantaggi apprezzabili nel tempo quanto a comfort e risparmio.

Perché sostituire i radiatori con il termoconvettore? I termoconvettori sono esteticamente più gradevoli, spesso per il mantello vengono proposte finiture di vario tipo oppure è possibile tinteggiarlo nello stesso colore delle pareti. I termoconvettori più moderni adottano batterie di scambio termico a basso contenuto di acqua, cosicché poco dopo l’accensione si avverte un’immediata sensazione di calore. Possono funzionare con sistemi a bassa temperatura, tipo quelli che sfruttano l’energia solare o geotermica.

Termoconvettore com’è fatto

Bastano tre passaggi per installare un termoconvettore a gas: si fissa lo schienale a parete, quindi lo scambiatore e i convogliatori, si effettuano i collegamenti all’impianto e si completa con il mantello di copertura. Se la batteria è reversibile, può essere adattata ad allacciamenti idraulici posti sul lato sinistro o destro del riscaldatore. In alcuni modelli il calore si propaga per convezione naturale, pertanto non c’è ventilazione forzata e non occorre nessun allacciamento elettrico. Questo limita anche il sollevamento di polveri, fatto importante per chi soffre di allergie. Non essendo necessarie modifiche all’impianto, i termoconvettori sono una possibilità da considerare in caso di ristrutturazioni. Termoconvettori Sierra

Come installare un termoconvettore

  1.  La marcatura dei fori per il fissaggio a parete può essere fatta utilizzando lo schienale di lamiera; per l’installazione a pavimento c’è invece una dima prestampata sull’imballo.
  2. Nei fori eseguiti mettiamo quattro tasselli a espansione da 8 mm di diametro, inseriamo le viti e, prima di serrarle, sospendiamo lo schienale riflettente su di esse, poi lo blocchiamo avvitando a fondo.
  3. Dobbiamo ora montare i convogliatori di flusso, grazie agli incastri presenti sulle spalle dello scambiatore. L’unione viene resa stabile inserendo le due viti di bloccaggio a corredo.
  4. La batteria di scambio termico è costituita da tubi di rame il cui sviluppo a serpentina massimizza la cessione del calore da parte del liquido in arrivo dalla caldaia o da altra centrale termica.
  5. Le parti filettate a cui vanno collegati gli attacchi idraulici dell’impianto sono protette da tappi. Li solleviamo con la lama del cacciavite e li estraiamo per effettuare i collegamenti.
  6. Anche dagli attacchi non utilizzati vanno rimossi i tappi di plastica, al loro posto bisogna montare quelli in ottone in dotazione che sono corredati di una guarnizione di tenuta tipo O-Ring.
  7. La funzione dei convogliatori di flusso laterali è quella di ottimizzare il flusso dell’aria calda che sale per convezione naturale. Lo schienale riflettente impedisce dispersioni termiche tra riscaldatore e parete.

Protezione dell’impianto

La copertura può essere facilmente rimosso per le operazioni di pulizia: è agganciato allo schienale per mezzo di quattro perni posti sui lati.
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