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Pavimentazione autolivellante | Cosa è e come si realizza

pavimentazione autolivellante

pavimentazione autolivellante

Se il garage o la cantina non sono stati pavimentati all’origine, ma ci si è accontentati di un massetto in cemento sufficientemente piano,  col passare del tempo compaiono i primi problemi: occorre intervenire con una pavimentazione autolivellante

Ripristinare la planarità del supporto e facilitarne la manutenzione, proteggendolo altresì da macchie ostinate, non è affatto complicato è un lavoro alla portata di chi ha la passione del bricolage, senza l’intervento di muratori esperti: con una pavimentazione autolivellante, rispettando la corretta diluizione, si possono colmare anche dislivelli significativi ed ottenere una pavimentazione uniforme senza intervenire su porte e serrande. I pavimenti autolivellanti risolvono moltissimi problemi

Come diluire il Cemento autolivellante per pavimenti

Solitamente il prodotto è in polvere e va diluito con acqua in quantità di 5,5-6 litri per sacco da 25 kg. Si prepara un secchio di malta per volta, non tanto per la lavorabilità del prodotto che ha tempi di apertura compresi tra 20 e 40 minuti, ma per la praticità di stesura:

Come stendere l’autolivellante

Il preparato va colato a pavimento e steso con una manara a seconda dei tipi di pavimenti , grandi quantità diventano difficili da gestire per realizzare pavimentazioni per garage.
L’impasto ha un’ottima resa, circa 1,4-1,6 kg/mq per ogni millimetro di spessore da colmare, e dopo poco più di un paio d’ore è già pedonabile, non necessitando di un’asciugatura in profondità. Eventualmente, dopo solo 12 ore, si può procedere con la piastrellatura.

Operazioni preliminari

Le operazioni preliminari consistono nell’accurata pulizia del pavimento esistente e lo sgrassaggio, specie se in presenza di una piastrellatura  deteriorata che non si intende rimuovere: da valutare se occorre stendere un primer per favorire l’aggrappaggio della malta.

Malta autolivellante

Già con la malta autolivellante si migliora la manutenzione del pavimento; tuttavia, per non affrontare la spesa di una piastrellatura, si possono utilizzare smalti epossidici mono o bicomponente e completare la finitura, agevolando le operazioni di pulizia. Nei centri fai da te possiamo trovare smalti di questo tipo in vari formati e in diversi colori.

Preperazione della Pavimentazione autolivellante

Nei casi in cui la superficie risulta essere particolarmente deteriorata e grezza può essere necessario trattarla preventivamente con un latex appropriato, al fine di garantire un’adesione ottimale della malta autolivellante.

Distribuzione del cemento autolivellante

  1. La malta autolivellante per pavimenti si prepara miscelando la polvere con acqua, secondo le indicazioni del produttore, meglio servendosi di una frusta montata sul trapano per ottenere un composto abbastanza fluido. Lo si lascia riposare alcuni minuti, poi lo si cola sul pavimento.
  2. Se lasciato abbastanza liquido, il composto colma spontaneamente i dislivelli esistenti. La distribuzione, in strato sottile, va però assecondata con una manara; eventuali depressioni più consistenti possono essere colmate con uno strato successivo di impasto.
UTENSILI
Trapano con miscelatore, secchio, manara, cazzuola
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