Termoconvettore a gas | Installazione e impianto

Con un termoconvettore a gas possiamo integrare l’impianto di riscaldamento esistente senza interventi drastici

L’installazione di un termoconvettore a gas può risultare davvero utile, ma prima di procedere all’acquisto è opportuno valutare diversi fattori.

Quando non si può regolare la temperatura in ogni singolo ambiente si è costretti a mantenere un valore medio: questo è vero soprattutto all’inizio e alla fine dell’inverno quando, senza scaldare l’intera abitazione, può bastare la classica “fiammata” in alcuni locali e solo in determinati orari

Per queste particolari esigenze si può ricorrere a una fonte di riscaldamento aggiuntiva e localizzata fornita dai termoconvettori a gas metano, un “aiutino” da utilizzare in determinati momenti della giornata.

Le possibilità di ottenere un buon risultato senza interventi gravosi sono molte, a seconda che si disponga o meno di una canna fumaria, che si debba installare la fonte di calore addossata a un muro perimetrale o a una tramezza, oppure a pavimento.

Ottimizzazione dei consumi

Si può scegliere tra riscaldatori ad aria o ad acqua, che richiedono combustibile o a funzionamento esclusivamente elettrico; la gestione elettronica permette di ottimizzare i consumi con l’impostazione della temperatura e delle fasce orarie di funzionamento.

Tutto questo può avvenire senza affrontare interventi di ristrutturazione, con un investimento modesto e potendo usufruire della fonte di calore aggiuntiva nell’arco di mezza giornata o poco più.

Quanto ai consumi, le case produttrici prestano sempre maggior attenzione a questo aspetto; ne sono un esempio i sistemi ad accumulo che si comportano come veri e propri “serbatoi” in grado di rilasciare il calore gradualmente e per un tempo abbastanza lungo senza assorbire energia in continuo.

Schema impianto del termoconvettore a gas

impianto termoconvettore

Come realizzare il foro per lo sfiato del termoconvettore a gas e relativa canalizzazione

carotaggio muro

installare termoconvettore

dima di montaggio

  1. Effettuata la tracciatura, si esegue il foro Ø 50 mm con una lunga fresa a tazza montata sul trapano che diventa una vera e propria carotatrice.
  2. Se si lavora in coppia (uno fora e, contemporaneamente, l’altro aspira) si evita di disperdere la polvere. La “carota” di laterizio, estratta dalla tazza a fine lavoro, dimostra la regolarità e la pulizia del foro.
  3. Il tubo coassiale va tagliato alla lunghezza necessaria; quello di diametro maggiore dispone di una battuta che appoggia alla parete interna.
  4. All’esterno si chiude il foro con una griglietta di misura che non ostacola il passaggio dell’aria, ma ferma quello di insetti e altri animali.
  5. Per l’alimentazione si intercetta un tubo del gas proveniente dal locale di servizio al piano interrato, dove è situata la caldaia, forando il pavimento
  6. Si inserisce un raccordo a T sul tubo per diramare la mandata.
  7. Si completa il collegamento gas con l’inserzione di un rubinetto e si effettua l’allacciamento elettrico nella più vicina presa di corrente.
  8. Si posiziona a parete la dima che riporta le distanze da rispettare, le tracce per i tasselli di fissaggio del supporto e l’esatta posizione per il foro del condotto coassiale.

Termoconvettori a gas Robur

termoconvettore robur

Insieme al termoconvettore a gas vengono forniti la dima di montaggio, la staffa per il fissaggio a parete, il condotto coassiale lungo 50 cm da adattare allo spessore del muro, il terminale esterno di lega d’alluminio con guarnizione, la guarnizione da inserire tra apparecchio e parete, il kit di trasformazione per GPL, la spina elettrica tripolare.

Esistono 4 modelli di termoconvettori Robur con potenze comprese tra 2,92 e 4,71 kW, il rendimento è del 90%. Nel servizio abbiamo seguito l’installazione del modello più potente, per locali medio-grandi. Dall’esterno si nota soltanto il terminale antivento del tubo coassiale, con un diametro esterno di 105 mm e una sporgenza max di 30 mm. Robur (www.robur.it)

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Commenti

  1. Salve. Installando un termoconvettore come questo, nelle stanze in cui possibile perchè con muro perimetrale, in un appartamento al 2° di 5 piani, i fumi di scarico della combustione del gas, non va a dare fastidio agli inquilini dei piani superiori? Solitamente si installano canne fumarie fino al tetto, appunto per non creare problemi ad altri e per non annerire pareti o il sotto dei balconi. Devo pensare che i fumi di scarico di Metano o GPL sono diversi da quelli di Gasolio, carbone, legna o pellet?

    E ancora, se avessi un bagno cieco, posso installarne ugualmente uno mettendo un tubo coassiale di diversi metri?
    E se si, questo deve essere supportato da estrattori elettrici dei fumi di scarico, o altri sistemi o solo il
    tubo è sufficiente? Il termoconvettore, o i termoconvettori se più di uno, possono essere collegati anche ad una bombola GPL, o questa opzione è fuorilegge?
    Faccio notare che l’appartamento in questione è in un paese di montagna , quota 730 m s.l.m.
    Grazie.

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