Mattoni forati e mattoni pieni | Tipologie e utilizzo nei dettagli

La differenza sostanziale tra i mattoni pieni e i mattoni forati è che questi ultimi, a parità di volume, pesano molto meno e risultano più adatti per la maggior parte delle applicazioni.

Il mattone pieno (formato UNI da 12x24x5,5 cm) è usato generalmente per fini decorativi (muretti a vista, rifiniture, archi, ecc.), mentre per muri, tramezze e strutture portanti in genere si usano i mattoni forati (detti anche foratini), che hanno capacità isolanti e sveltiscono il lavoro.

I mattoni forati sono prodotti in una grande varietà di forme e dimensioni in base al loro impiego: dalle pignatte e tavelle per solai a quelli antisismici, particolarmente robusti.

Da sapere:

  • Il carico di compressione è un valore in kg/cm2 che indica il peso massimo sostenibile da un mattone
  • Un muro di mattoni (in particolare quelli pieni) può evidenziare in superficie efflorescenze biancastre resistenti anche a lungo nel tempo, provocate dai sali minerali provenienti da fondazioni, solette e malte, che trasmigrano e fuoriescono dal corpo del mattone.

Tipi di mattoni in commercio

I principali tipi di mattone sono:

  • mattoni forati (limitato spessore delle pareti esterne, generose cavità interne, usato per tamponamenti e tramezze),
  • mattoni semipieni (pareti spesse, fori piccoli, usato per muri di particolare robustezza),
  • mattoni forati doppio uni (a 12 fori, adatto anche per solide strutture portanti),
  • mattoni porizzati o similari (l’argilla è impastata con palline di polistirolo per un forte potere isolante).

tipi di mattone

  1. Mattoni pieni: il peso di un mattone pieno è di circa 2,8 kg e la sua resistenza ai carichi è notevole. Si usa per strutture anche a vista, posandolo di piatto. La posa è a file sfalsate in modo da aumentare la rigidità e la compattezza del muro.
  2. Mattoni forati: il mattone forato strutturalmente è più debole,  presenta fori in una direzione. Per la realizzazione di pareti divisorie sono disponibili formati di grandi dimensioni ma ridotto spessore che consentono un’esecuzione molto veloce.
  3. Blocchi porizzati poroton: di varie dimensioni e forme. La sua foratura si aggira intorno al 60% del volume complessivo. Viene usato per i tampo- namenti nei fabbricati in cemento armato o per altra struttura che non sia portante.
  4. Mattoni semipieni multiforo: possono essere impiegati per murature strutturali, per divisione di ambienti, per sottomurazioni e lavori dove necessita una buona resistenza meccanica ed un peso contenuto.
  5. Mattoni paramano: sono mattoni pieni o semipieni che presentano superfici “faccia a vista” particolarmente rifinite con elaborazioni rustiche, lisce e di altro tipo. Vengono prodotti in dimensioni e forme molto diversificati.
  6. Tavelle: sono laterizi forati di notevole lunghezza e larghezza, ma di ridotto spessore. Si utilizzano per la realizzazione di soffitti armati e anche per particolari costruttivi interni, che consentono di risolvere con rapidità senza armature.
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Tagliare i mattoni

come tagliare i mattoni
Il taglio dei mattoni può essere fatto sostanzialmente in due modi: con la smerigliatrice angolare o con la martellina. Usiamo la smerigliatrice dotata di disco da taglio per pietra (meglio se di tipo diamantato) per tagliare i mattoni forati o semipieni. L’attrezzo è indispensabile se i mattoni rimarranno a vista e la linea di taglio deve essere precisa. Usiamo la martellina con i mattoni pieni (non a vista). Colpendoli con la penna lungo la linea di rottura si pratica un’incisione su cui si colpisce poi con decisione.

Il mattone tradizionale è quello pieno, ormai usato quasi solo per fini decorativi (rivestimento di pareti, costruzione di caminetti, di archi, ecc). Per la costruzione di muri e pareti si preferisce usare mattoni forati di maggiori dimensioni che hanno capacità isolanti e sveltiscono il lavoro.

Come utilizzare i mattoni forati

I mattoni forati si posano in corsi sovrapposti e sfalsati per creare un muro mattoni, collegando ogni elemento a quelli del corso inferiore ed a quello che precede conmalta bastarda.
La presenza di cavità non indebolisce il semipieno, ma al contrario permette di legare meglio i vari corsi; la malta stesa sui lati forati dà luogo ad una sorta di “spinatura”.
I mattoni, essendo porosi ed assorbenti, vanno bagnati (o con un pennello o immergendoli) prima della posa in opera per evitare che sottraggano alla malta l’acqua.
Con il manico della cazzuola si battono i mattoni, posizionati sul corso precedente, per schiacciare bene la malta e far sì che siano ben allineati.
I mattoni si possono rompere a metà o nella misura voluta con una martellina dotata di penna tagliente; la presenza di cavità nel laterizio rende più facile l’operazione.
Le schegge, legate con la malta, possono essere usate a mo’ di cuneo per collegare la parte alta della parete al soffitto preesistente o per colmare cavità e scanalature.
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Commenti

  1. Molto istruttivo, i laterizi forati sono sempre da preferire ai mattoni in calcestruzzo cellulare, sia per leggerezza, che per resistenza…

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