Parquet

Pavimentazione in legno costituita da più elementi affiancati e forniti
di incastro per formare, a lavoro finito, una superficie continua. La
posa di tipo tradizionale prevede un’ossatura di fondo, fissata al
massetto con tasselli o in esso direttamente annegata, su cui si
inchiodano i diversi elementi, inserendo il chiodo stesso in posizione
tale da risultare poi invisibile. Questo tipo di pavimentazione, di
solito realizzata con essenze dure e molto ben stagionate, richiede poi
una successiva carteggiatura (detta “lamatura”) per pareggiare le
irregolarità, seguita dalla stuccatura delle fessure rimaste. A questo
scopo si usa in genere la polvere prodotta dallo stesso legno, miscelata
a particolari resine. Per completare l’opera, infine, serve una
accurata verniciatura da realizzare con prodotti specifici, chiamati in
gergo “vetrificanti” e disponibili in diverse formulazioni, sia a 2
componenti (più brillanti e resistenti alle abrasioni, ma con un odore
piuttosto pungente) sia monocomponente (in genere a base di poliuretano
in fase acquosa o, a volte, di resine acriliche Un parquet di tipo
tradizionale comporta una spesa assai rilevante, sia per il costo del
materiale (sempre di ottima qualità e di notevole spessore), sia per
l’intervento di mano d’opera specializzata: per questo motivo si usano
sempre più spesso rivestimenti multistrato, in cui solo lo strato
superficiale è formato dall’essenza pregiata. Anche il parquet di
quest’ultimo tipo è disponibile in più versioni, alcune delle quali
vanno incollate al pavimento esistente (vecchie piastrelle o massetto di
cemento perfettamente lisciato) e rifinite col sistema tradizionale
(lamatura, stuccatura e verniciatura) mentre altre, più indicate per una
posa a livello hobbistico, sono del tipo “prerifinito”, cioè già
completo di verniciatura finale. I prerifiniti si dividono ulteriormente
in due categorie: quelli da incollare al supporto (che, ricordiamolo,
deve essere perfetto) e quelle “a posa libera”. In questo caso ogni
elemento viene incollato a quelli adiacenti fino a formare una sorta di
piattaforma che, però, è solo appoggiata al pavimento esistente, meglio
se con l’interposizione dell’apposito telo in polietilene che compensa
piccole irregolarità. • Una ulteriore variante è costituita dai
“parquet” in resina melamminica, concettualmente simili ai pannelli
utilizzati per costruire i mobili: anche qui abbiamo a disposizione
disegni e tonalità che richiamano tutte le essenze, anche quelle
pregiate, ma la resistenza all’usura è data dallo strato di resina e,
ovviamente, non sono possibili successive lamature e verniciature.
Proprio perché destinate anche ad utilizzatori non professionisti, le
versioni prerifinite sono sempre corredate da dettagliate istruzioni per
la posa, da leggere prima di iniziare il lavoro.