Legno tamburato | Come realizzarlo fai da te

 

Tecnica molto usata a livello industriale per realizzare elementi di mobili e di porte, è facilmente riproducibile con gli strumenti del bricoleur

Rispetto all’impiego del legno massiccio, il legno tamburato presenta numerosi vantaggi sul piano economico (risparmio di materiale pregiato) e su quello tecnico (consente persino di formare superfici curve).

Lo schema costruttivo del legno tamburato si basa su una cornice esterna (i quattro lati possono essere uniti da incastri a tenone e mortasa o da graffe), un telaio interno e due fogli di compensato che rivestono le facce ed irrobustiscono la struttura.

Il telaio interno del legno tamburato si può acquistare già pronto o autocostruire: è un insieme di listarelle di legno di abete o pioppo, stagionato e a vena diritta, che compongono un grigliato (la classica struttura a nido d’ape) di insolita robustezza.

Come realizzare il legno tamburato fai da te

Su una tavola piallata e stagionata, spessa 8 mm in meno del pannello tamburato da ottenere, con la fresatrice, si esegue una serie di fresature profonde metà dello spessore.
Con la sega circolare portatile si tagliano delle liste parallele al lato lungo, spesse quanto la larghezza della fresatura. Conviene preparare qualche elemento in più.
Essendo stati ricavati tutte dalla stessa tavola (o da più tavole lavorate allo stesso modo), i diversi elementi si uniscono con facilità grazie all’incastro a mezzo legno.

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Una goccia di colla vinilica in corrispondenza degli angoli del telaio e di ogni giunzione delle liste (da unire con incastro a mezzo legno) è quanto mai opportuna.
La colla va stesa sulla superficie del compensato di rivestimento con uno spessore uniforme: si sconsiglia l’uso di colle viniliche di tipo rapido. Il tutto va poi messo in pressa.
I fogli di compensato, che servono per il rivestimento delle facce a vista, devono debordare di un paio di mm; l’eccedenza si asporta a colla asciutta, con pialletto e carta vetrata.

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