Nel bricolage non si butta via niente: tutto ciò che apparentemente è inservibile può essere utilizzato per integrare nuovi progetti o per uno scopo diverso da quello per cui era stato concepito. Nel vocabolario del bricolage la voce “pezzo di scarto” rimanda ad un’infinità di possibili applicazioni, si tratta più realisticamente di un “avanzo di lavorazione” e una serie di avanzi può costituire la base di un altro lavoro. Le discariche e le oasi ecologiche dove vengono raccolti i vecchi elettrodomestici e gli scarti di legno e ferro diventano veri e propri bazar, dove è possibile reperire a costo zero motori ancora in grado di funzionare, gettati via insieme alla carcassa di una vecchia lavatrice o fotocopiatrice, profilati per scaffali, ruote per carrelli, vecchie tavole da piallare, tondini di ferro e molto altro ancora. Con un po’ di ingegno e pazienza è sorprendente rendersi conto di cosa si riesce ad ottenere da oggetti apparentemente inservibili, per i quali la gente comune è disposta anche a pagare, pur di liberarsene. Da una vecchia lavatrice si recupera motore, cestello, molle, oblò, pulegge… e forse è finita lì soltanto perché è stata sostituita con un modello più recente, nel suo insieme è ancora in grado di funzionare. E poi quanti pensili da cucina privi di valore commerciale anche per i mercatini dell’usato, ma ai quali basta una verniciata per utilizzarli come contenitori da laboratorio, magari hanno ancora le cerniere a scatto funzionanti o le chiusure magnetiche… Il cruccio maggiore di chi si avventura in questi posti alla ricerca di qualcosa di riutilizzabile è, spesso, di non disporre di spazio sufficiente per recuperare quanto vorrebbe, avendo magari già un’idea su cosa farne. Guardando alcune opere d’arte realizzate da designer affermati, si rimane a bocca aperta osservando che cosa sono riusciti a mettere insieme con lattine riciclate, bottiglie, organi meccanici ed altri potenziali rifiuti scampati al macero. Bella scoperta, c’è gente che qualcosa di simile lo fa per hobby, nel silenzio, gratificata semplicemente da quello che può scaturire dal proprio estro e dando una mano all’ambiente.