Tornio per legno e accessori | Approfondimento tecnico

Il tornio per legno è un macchinario che, attraverso un sistema di pulegge, attiva la rotazione di un pezzo di legno allo scopo di lavorarlo e rifinirlo

Il tornio per legno è una macchina utensile ad asportazione di truciolo che permette di realizzare superfici cilindriche, coniche o sferiche, liscie e sagomate. È costituito dalla testa motrice, dal portautensile, dalla testa mobile portante la contropunta e dal bancale.

La testa motrice porta l’asse rotante che mediante un opportuno mandrino tiene il legno e gli imprime il moto di rotazione. Essa è posta sulla parte sinistra della macchina e può essere costruita in ghisa o con una struttura in lamiera di acciaio scatolato in cui trova posto il cambio meccanico di velocità.

tornio per legno

L’asse rotante del tornio per legno poggia su coppie di cuscinetti a sfere assiali e radiali; i cuscinetti assiali hanno la funzione di ridurre al minimo l’attrito dovuto alla pressione che la contropunta esercita sul pezzo in lavorazione per tenerlo compresso sull’asse rotante. I cuscinetti radiali servono per assorbire la pressione trasversale dell’utensile sul pezzo.

In alcuni torni l’asse di rotazione è sostenuto da una coppia di cuscinetti a sfere a contatto obliquo che assorbono contemporaneamente sia la spinta assiale che quella radiale.

Diverse velocità

L’asse rotante riceve il moto dal motore mediante una coppia di pulegge a gradini collegate da una cinghia trapezoidale che formano il cambio di velocità.

Il cambio di velocità permette la rotazione dell’asse portapezzo a circa 750, 1400 e 2500 giri al minuto definite, rispettivamente: bassa, media e alta velocità. La bassa velocità si usa per sgrossare il pezzo, la media per la sagomatura e la alta per la finitura.

Esistono in commercio torni con più di tre velocità ma quelle indicate ora sono sufficienti per eseguire quasi tutti i lavori di tornitura legno.

Robusto basamento

Il tornio legno, che non produce vibrazioni, è perfettamente stabile su un basamento costituito da tubi quadrangolari dalle spesse pareti. La macchina si avvale di una trasmissione a cinghia che garantisce  un lavoro in totale assenza di rumore.

Mandrino e accessori del tornio per legno

accessori tornio

Il mandrino di precisione con ganasce divaricatrici è facilissimo da usare; si adatta a qualsiasi tipo di filettatura e ha bisogno di soli 5 mm di profondità per far presa salda e sicura sul pezzo di legno da tornire. 

Comprende il corpo principale, il dado di serraggio, il cono centrale, il mandrino a vite, tre ganasce divaricatrici, l’anello serrapezzi in tre parti, il dispositivo di serraggio e gli utensili di montaggio.

1: Ganascia della morsa di stringimento. 2: Mandrino a punta. 3: Mandrino autocentrante 19 mm. 4: Anello del disco. 5: Brida a due punte. 6: Brida conica.

Il portautensile

L’asse rotante porta all’estremità destra una filettatura alla quale si fissa il mandrino autocentrante, le punte di traino, il platorello e altri accessori; può avere un foro con cono Morse per il montaggio di accessori con attacco conico.

Il portautensile è formato da una base che sorregge la piastra poggiautensile. La base trasla sul bancale nello spazio disponibile fra testa motrice e contropunta per poter lavorare il legno in tutta la sua lunghezza e si fissa al bancale mediante una leva di serraggio.

La piastra poggiautensile, recante nella parte superiore uno schermo trasparente paraschegge, è collegata alla base mediante un asse verticale: può ruotare attorno a esso, essere spostata in altezza e bloccata in tutte le varie posizioni mediante una leva o vite di fermo.

La sua rotazione serve per utilizzare il poggiautensile nei lavori longitudinali e trasversali. L’altezza e la distanza della piastra si regolano in funzione del diametro del pezzo da tornire.

A differenza dei torni per la lavorazione dei metalli, in cui l’utensile è fissato ad una torretta e si muove con essa, per le lavorazioni al tornio da legno l’utensile è sostenuto dal poggiautensile ed è tenuto ben saldo e manovrato con entrambe le mani.

Utensili tornio ben impugnati

Se da un lato gli utensili da tornio possono essere manovrati con una maggiore libertà (in quanto possono essere spostato longitudinalmente sul poggiautensile e assumere posizioni perpendicolari o inclinate rispetto all’asse del pezzo in lavorazione), dall’altro c’è il pericolo che sfuggano se non sono tenuti ben saldi con entrambe le mani.

In pratica quindi, con una mano, in genere la sinistra, si deve far forza per tenere l’estremità tagliente dell’utensile appoggiato ben saldo sul poggiautensile, in modo da contrastare il moto del pezzo.

Infatti, specie nell’operazione di sgrossatura, esso, con la sua rotazione, tende a inflettere l’estremità dell’utensile verso il basso e contemporaneamente a sollevare l’estremità della impugnatura verso l’alto: ciò può far sfuggire l’utensile dalla presa con pericolose conseguenze.

Con l’altra mano si sostiene l’utensile all’impugnatura e si spinge adeguatamente contro il pezzo in modo da alimentare il taglio.

Alcuni torni hanno in dotazione, fra gli accessori, un poggiautensile con piano d’appoggio prolungato che consente la lavorazione in tutto lo spazio disponibile fra le punte senza spostare la base.

tornio legno

Due diversi tipi di tornitura

La tornitura è longitudinale se il legno è disposto nel senso della lunghezza, tra punta e contropunta. Invece è trasversale se il legno viene lavorato in direzione perpendicolare all’asse di rotazione.

La testa mobile

È posta sulla parte destra della macchina e può essere costruita in ghisa o in struttura d’acciaio scatolata; essa è scorrevole longitudinalmente sulle guide parallele del bancale ed è dotata di una leva per il bloccaggio.

La testa mobile porta nella parte superiore un canotto la cui corsa è comandata da una vite azionata da un volantino. 

All’estremità sinistra del canotto vi è una sede conica per alloggiarvi la contropunta. Il canotto si blocca con una vite di fermo. 

La contropunta 

Può essere fissa o rotante. Quella fissa ha il vantaggio di costare poco, ma a causa della pressione che essa esercita sul pezzo con il conseguente surriscaldamento dello stesso. Allarga la sede di alloggio nel legno e periodicamente, durante la lavorazione, la si deve serrare per evitare che l’allargamento della sede faccia vibrare pericolosamente il pezzo in lavorazione.

La contropunta ruotante è da preferire perché è munita di un cuscinetto assiale che la fa ruotare solidale col pezzo. Una volta serrata, si evitano gli svantaggi dell’allargamento della sede del legno ed il conseguente continuo serraggio del pezzo.

Il bancale

Il bancale è la struttura portante di tutte le parti che formano il tornio: testa motrice, supporto poggiautensile e contropunta; esso può essere costruito in ghisa, con le guide parallele opportunamente lavorate o in lamiera d’acciaio sagomata. 

È sostenuto da appoggi, di piccola dimensione, se il tornio è un modello da tavolo, o da una base di appoggio a terra, se è di maggiore portata. 

È opportuno infatti fissare saldamente il tornio per evitare che l’azione esercitata dall’operatore sull’utensile, per incidere il legno, sposti la macchina con inconvenienti pericolosi. 

Tipologie tornio per legno

Nel corso della storia questa macchina utensile ha attraversato una vera e propria evoluzione. Dall’antico tornio a pedale, a puleggia, a pertica e idaulico si è passati ai torni più moderni, motorizzati ed elettronici. Tra questi il tornio con copiatore, con torretta, con trapano a colonna e con variatore.

In commercio sono due le tipologie di tornio per legno più vendute: il tornio da banco e quello stazionario.

Tornio per legno prezzi

I prezzi dei torni per legno si aggirano da un minimo di 110-130 euro per i modelli più economici, sino ai 300-400 euro per i modelli più costosi.

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