Come costruire uno scaffale fai da te con ruote

Benché piuttosto grande, il particolare sistema costruttivo a tamburato rende questo scaffale fai da te al tempo stesso leggero e robusto, così si sposta facilmente su ruote

Vogliamo realizzare uno scaffale fai da te per il soggiorno che si possa spostare dove più ci aggrada, senza fare fatica e, soprattutto, senza doverla svuotare e poi nuovamente riempire di supellettili: la soluzione è dotarla di ruote piroettanti calibrate al peso della struttura. Questo, però, impone l’obbligo di mantenere più leggera possibile la scaffalatura, pur non rinunciando alla doverosa robustezza.

Può fare al caso nostro il tamburato, largamente impiegato in falegnameria per gli usi più svariati: si tratta di imbastire un’intelaiatura di listelli e di chiuderla esternamente con pannelli di compensato. Se i listelli impiegati per la cornice sono di un’essenza esteticamente valida, li si può lasciare direttamente a vista, altrimenti è necessario rivestirli con bordino di piallaccio termoadesivo dello stesso legno del compensato scelto. La procedura prevede la realizzazione dei telai con i listelli cornice e anima (quelli interni longitudinali); segue il loro rivestimento con compensato spesso 4 mm e piallaccio sui bordi, infine l’assemblaggio delle parti, montanti, fondo, tetto e divisori nel mezzo.

I divisori sono più sottili dei montanti; si possono realizzare in vari modi, a seconda del tipo di compensato scelto per il rivestimento dei montanti, fondo e tetto. Se si usa normale compensato, i divisori possono essere fatti con tavole di abete, se si usa compensato di faggio, si deve ricorrere al paniforte impiallacciato nella stessa essenza.

Le ruote sono pivotanti in modo da consentire il libero movimento in tutte le direzioni. Per immobilizzare lo scaffale fai da te, c’è il classico pedalino di blocco dello scorrimento.

Chiusi tra il fondo e il tetto, i pannelli divisori possono essere montati senza elementi di fissaggio alcuno, o al massimo ricorrendo a un po’ di colla. Bastano, infatti, due sottili scanalature ricavate sulla faccia interna del fondo e del tetto per tenerli nella corretta posizione. Ovviamente questi pezzi vanno tagliati con una precisione millimetrica; inoltre non ci si deve scordare di montarli mentre si giuntano gli altri elementi (sarebbe assai più difficile, benché non impossibile, inserirli a scorrimento quando i montanti sono già uniti con il fondo e il tetto).

Per le sedi dei divisori sulla faccia interna del fondo e del tetto, non è consigliabile fare scanalature più profonde di 2 mm perché altrimenti si sfonderebbe il rivestimento del tamburato. La scelta del tamburato, in questo caso, ha un unico svantaggio, perché la presenza di zone vuote all’interno del fondo non garantisce una presa salda alle viti di fissaggio delle piastre delle ruote; pertanto è necessario l’irrobustimento dei punti in cui le ruote vanno fissate. La cosa si ottiene facilmente se, in fase di assemblaggio del telaio del fondo, si incolla un pezzo di listello di scarto, messo a raddoppiare lateralmente la larghezza del listello cornice.

Cosa occorre per realizzare uno scaffale fai da te con ruote

  • Listelli d’abete 40×32 mm: 8 pezzi (1) da 1380 mm (4 montanti di cornice dei fianchi e 4 anime del fondo e del tetto), 4 pezzi (2A) da 1300 mm come anime dei fianchi, 4 pezzi (2B) da 1460 mm come longheroni di cornice del fondo e del tetto, 8 pezzi (3) da 225 mm come chiuditesta di cornice dei fianchi, del fondo e del tetto, 4 basamenti da 48 mm per il fissaggio della piastra delle ruote;
  • Compensato faggio da 4 mm: 4 pannelli (6) da 305×1380 mm per il rivestimento interno di fianchi, fondo e tetto, 4 pannelli (7) da 305×1460 mm per il rivestimento esterno;
  • Paniforte impiallacciato faggio da 19 mm: 3 divisori (4) da 305×1380 mm, 12 ripiani (5) da 305×325 mm;
  • Chiodi d’acciaio a testa piatta 2,5×50 mm;
  • Colla vinilica;
  • 12 spine Ø 10×40 mm;
  • 48 piolini reggipiano Ø 5 mm;
  • Bordino termoadesivo faggio (8,5 m largo 20 mm e 6 m largo 40 mm, il doppio se vogliamo uno scaffale double face);
  • 4 robuste ruote piroettanti con diametro almeno 80 mm;
  • Viti per il fissaggio delle ruote e del basamento;
  • Materiale di finitura.

Montanti di listelli rivestiti

Tempo richiesto: 1 giorno

  1. Unire con colla e chiodi i listelli per realizzare i telai dei montanti

    È necessario lavorare su una superficie perfettamente piana per ottenere il corretto allineamento laterale dei pezzi da accoppiare. Posizioniamo e uniamo con colla e chiodi i listelli per realizzare i telai dei montanti, del fondo e del tetto. I chiodi piantati sui bordi che restano a vista, vanno messi interponendo un pezzetto di compensato di scarto, per evitare di ammaccare il legno su cui si dovrà applicare il bordino di piallaccio.

  2. Aiutarsi con morsetti e lunghi listelli di legno

    Incolliamo i pannelli di compensato, che vanno a formare le facce dei montanti, del fondo e del tetto, interponendo fra i morsetti lunghi listelli di legno in modo da distribuire uniformemente la pressione. Quando la colla è essiccata, dopo i morsetti, togliamo anche i pezzetti di scarto, messi a protezione, e i relativi chiodi. I fori che inevitabilmente rimangono vanno stuccati.
    scaffali fai da te

  3. Innestare le spine

    La spinatura di giunzione dei pezzi è un altro passaggio di precisione. Utilizziamo la maschera, i marcatori e l’arresto di profondità, in modo da ottenere il perfetto allineamento dei profili, una volta innestate le spine.

  4. Effettuare la sequenza di fori

    I piolini che reggono un ripiano devono risultare perfettamente alla stessa altezza; per effettuare la sequenza di fori rileviamo esattamente il punto da cui partire e facciamolo corrispondere sia sui montanti sia sui divisori. Utilizziamo una speciale guida di foratura e dotiamo la punta di arresto di profondità.
    scaffale fai da te con ruote

Consigli per un lavoro ben fatto

Per incollare i montanti dello scaffale fai da te alla base e al tetto teniamo insieme le parti con un sistema ingegnoso fatto di morsetti e pezzi di legno di scarto.
Per le sedi dei piolini, facciamo una fresatura sul lato inferiore dei ripiani; la sede deve essere un poco più ampia.
Tutte le coste a vista vanno rivestite con piallaccio a nastro dello stesso legno del rivestimento. Se invece abbiamo usato normale compensato per il rivestimento esterno, possiamo anche lasciare nudi i listelli sulle coste: la finitura riuscirà a uniformare l’aspetto estetico.
Negli angoli sovrapponiamo le due strisce e tagliamo con il cutter a 45°, in un solo passaggio. Tolte le eccedenze, facciamo aderire i lembi.

Alternative per i reggipiani: speciali supporti o comuni spine

Al posto dei piolini fatti con i cilindretti metallici, sistema semplice e funzionale, possiamo applicare ai ripiani altri tipi di reggipiano. Un tipo molto elaborato, ma che permette di mettere perfettamente in bolla ogni ripiano, fa affidamento su supporti regolabili per applicare i quali si deve usare una punta Forstner per fare uno scasso tondo e cieco che ospiti il corpo del supporto da stringere in sede con una vite.

Poi va fatto anche un foro più piccolo dove va a incastrarsi un perno fisso. Nei fori sui montanti si inseriscono all’altezza voluta i piolini metallici che si accoppiano con il supporto. Questa soluzione è di assoluta tenuta e sicurezza (importante in un mobile con ruote che può essere spostato).

Al contrario, se si vuole adottare una soluzione molto semplice, senza utilizzare neanche i cilindretti metallici, si opta per le spine di faggio, inserite direttamente nei fori sui montanti.

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