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La carta abrasiva serve per sgrossare, levigare e pulire superfici; nei centri fai da te la si trova in fogli o in rotoli, suddivisi per grana

L’azione con carta abrasiva può essere fatta su vari materiali, noi vediamo come si esegue sul legno (carta vetrata per legno). Nei mezzi abrasivi il compito di asportare il materiale è lasciato prevalentemente a minuti cristalli di minerali durissimi scelti in base alla loro resistenza meccanica, resistenza al calore e capacità di mantenere margini taglienti.
La famiglia di abrasivi più diffusa è quella del corindone (ossido d’alluminio), reperibile allo stato naturale, ma prodotto anche artificialmente, a cui appartengono gemme preziose come rubini, zaffiri, smeraldi e topazi.
Ampiamente utilizzati sono anche il carburo di silicio (carborundum) o il carburo di tungsteno che possiede una durezza paragonabile a quella del diamante. Tutti questi prodotti hanno soppiantato lo smeriglio, (ossido d’alluminio e ferro), il quarzo e le pomici, utilizzate fin dall’antichità.
Tipi diversi di carta abrasiva

Per ogni campo d’impiego esiste un prodotto realizzato a partire da una specifica terna abrasivo-legante-supporto. Gli abrasivi sono selezionati mediante setacci calibrati, identificati con il numero di maglie per pollice quadrato: questo numero identifica la ‘grana’ dell’abrasivo; numeri alti corrispondono ad una finezza maggiore.
Il legante è una resina elastica e tenace studiata per resistere, in base all’utilizzo, all’acqua, alla temperatura e agli oli. Il supporto è generalmente carta o tessuto di poliestere o cotone studiato per mantenere la massima flessibilità per l’uso manuale o grande resistenza alla lacerazione per il montaggio sugli elettroutensili.
Levigatura con carta vetro

- Nessuno spreco con i nastri abrasivi! Nella lavorazione a mano e ancor di più nel montaggio su levigatrici elettriche è indispensabile tagliare la carta abrasiva in modo preciso. Il taglio netto si può ottenere appoggiando il tratto rettilineo della lama di un segaccio sull’abrasivo e tirando verso l’alto.
- Per lavorazioni lunghe o ripetitive si possono preparare tamponi con la tela abrasiva fissata in modo stabile. Chi pratica il bricolage spesso avvolge la carta abrasiva su un tacco di legno; i tamponi “professionali” possiedono invece, alle estremità, un paio di ancoraggi a molla per bloccare la carta abrasiva e una soletta di materiale espanso.
- La levigatura di un pezzo a curvatura non costante viene facilitata dall’uso di un tampone su cui avvolgere l’abrasivo. La difficoltà nei tagli curvi è rappresentata dalla venatura che non è tagliata sempre secondo lo stesso angolo: le parti inclinate, più scabre, a causa del maggior numero di fibre interrotte, devono essere lavorate più a lungo e con maggior attenzione.
Come levigare il legno in punti difficili

- Un tampone di materiale elastico come una spugnetta o un isolante espanso può fornire rapidamente il supporto per levigare perfettamente una sagoma complessa.
- Per levigare l’interno di una fresatura concava può essere sufficiente la stessa carta abrasiva ripiegata più volte su se stessa in modo da raggiungere la rigidità necessaria per disporsi da sola su di un arco di circonferenza. Con un dito si fornisce la spinta necessaria per la lavorazione.
- I tagli curvi ottenuti con un seghetto alternativo, la sega a nastro o il traforo, mostrano superfici ruvide e irregolari per cui si rendono necessarie diverse passate con carta abrasiva di grana via via sempre più fine, eventualmente controllando la forma con una sagoma di riscontro.
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