Chiavi inglesi | Tipologie e utilizzo

 

Le chiavi inglesi rappresentano strumenti imprescindibili per ogni far da sé: occorre conoscerle e saperle utilizzare bene

Parlare di chiavi inglesi è decisamente importante considerando che sono uno dei principali strumenti in mano a chi fa da sé. Di chiavi se ne trovano un’infinità, tutte studiate per fare buona presa su una vite o un dado con una certa forma e nello stesso tempo risolvere problemi di spazio d’azione, di comodità d’uso, di forza applicabile e di versatilità. Possono essere fisse o regolabili. Quelle illustrate non ne rappresentano che una minima parte.

Sono le chiavi a forchetta, le migliori sono sottili e robuste per lavorare in spazi stretti; ad anello, che possono avere la testa angolata rendendone più comodo l’uso; multitaglia, ovvero fatte in modo da poter serrare teste di più misure; regolabili, come quelle a rullino e a tubo, che possono o meno avere una prolunga e un manico.

Le chiavi inglesi vengono contraddistinte da un numero che indica la distanza fra una faccia e quella opposta del bullone o dado da stringere. Possono essere metriche, ove il numero (un intero) segnato nei pressi della parte attiva è espresso in millimetri, oppure anglosassoni, ove i numeri indicati esprimono una frazione di pollice (3/8, 5/8 ecc.).

Chiave a forchetta

La classica chiave a forchetta solitamente ha una bocca per ogni estremità di misura progressiva. In alternativa ha stesso valore alle due estremità, ma da una parte è chiusa ad anello.

Chiave multitaglia

Alle estremità ha una ganascia aperta o chiusa e un perno, che permettono di agguantare saldamente 5 o 6 diverse misure di esagono. Si usa in un senso per avvitare e la si capovolge per svitare.

Chiave a rullino

La chiave a rullino ha una ganascia mobile che viene portata sino a contatto con quella fissa. Ruotando il rullino che agisce sulla cremagliera si adegua la chiave alla misura dell’esagono.

Ad anello disassato

Ad anello disassato: quando i dadi sono a filo superficie, la comune chiave a forchetta si aziona con difficoltà. La chiave ad anello con bocca disassata permette un’azione libera ed efficace.

Chiave a tubo

Nelle chiavi a tubo l’esagono femmina è ricavato dalla deformazione del tubo alle sue estremità. Come nelle chiavi a forchetta, le due misure differiscono. Per fare forza ci sono due fori dove si innesta una barretta di metallo robusta.

Chiave snodata

Una variante della chiave a tubo è quella in cui il cilindro è breve e riceve l’innesto snodabile di un manico di prolunga che termina con un’impugnatura a T. Questo permette di lavorare anche fuori asse, raggiungendo punti difficili.

Quando servono due chiavi inglesi

Nei casi come quello di una ruota che deve girare liberamente, il dado che la tiene in posizione non deve comprimerla, altrimenti resterebbe frenata. Si usa mettere un controdado, ben stretto sul primo. I dadi sono di identica misura, quindi per serrarli, o per svitarli, servono due chiavi dello stesso numero, che possono essere entrambe a forchetta o una a forchetta e una ad anello, meglio se disassato.

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