Rubinetto che gocciola | Intervento fai da te

 

I comuni miscelatori monocomando presenti in bagno (lavabo, bidet, doccia e vasca) funzionano grazie a una cartuccia che hanno all’interno: è lei che si occupa di aprire, chiudere e miscelare l’acqua fredda e calda. A seguito dell’usura e della formazione di calcare, dopo anni di onorato servizio, anche questi componenti possono mostrare malfunzionamenti ed è normale trovarsi in presenza di un rubinetto che gocciola.

Se questo si verifica, è meglio correre subito ai ripari con la sostituzione della cartuccia, che è operazione fai da te semplice, oltre che economica. Le cartucce all’interno del monocomando possono essere di tipo diverso. Se non si è sicuri del modello, è necessario smontarla e recarsi presso un negozio di idraulica con il campione, per poterla avere identica.

L’unica cosa a cui fare molta attenzione è di chiudere il rubinetto generale dell’acqua prima di procedere con lo smontaggio; il rubinetto principale potrà essere riaperto solo quando la cartuccia nuova è in posizione e saldamente tenuta dal suo dado di serraggio.

Guardare all’interno della sede serve anche per notare che uno o entrambi gli o-ring piccoli della cartuccia vecchia sono rimasti incastrati sul fondo; si rileva anche un eccesso di incrostazioni nelle zone in cui devono fare tenuta le giuarnizioni, meglio rimuoverlo con un liquido anticalcare. La cartuccia nuova, vista di fianco a quella vecchia, mostra tutte le guarnizioni, mentre nell’altra ne mancano due.

Come riparare un rubinetto che gocciola

Tempo richiesto: 30 minuti.

  1. Rimozione della leva di comando

    Mostriamo le fasi dello smontaggio per risolvere il problema del rubinetto che gocciola (quelle del montaggio sono le stesse in senso contrario). Si inizia con la rimozione della leva di comando; il grano che la tiene è nascosto sotto il bottone bicolore che indica la posizione per avere acqua calda e fredda. Lo si rimuove andandoci sotto con delicatezza con il cutter.rimozione leva di comando rubinetto

  2. Svitare della vite a grano

    La vite a grano ha testa con impronta esagonale, per cui la si svita con una chiave a brugola di misura opportuna.

  3. Estrazione leva di comendo

    La leva del comando si estrae tirandola verso l’alto, essendo innestata direttamente nel quadrello di teflon che sale dalla cartuccia.

  4. Rimozione del collare

    Per arrivare alla grossa ghiera di ottone che blocca la cartuccia si deve ancora rimuovere un elemento con funzione estetica; si tratta di un collare che ha semplicemente il compito di raccordare al meglio la leva di comando con la base del rubinetto che gocciola.

  5. Svitare la ghiera di ottone del rubinetto che gocciola

    La ghiera di ottone che tiene la cartuccia va svitata con le pinze a pappagallo; si regolano in apertura per metterle nelle migliori condizioni di presa sulla misura del dado, quindi lo si agguanta saldamente e si tira in senso antiorario. Fare attenzione a come sono orientati i becchi delle pinze: per svitare vanno messi come nella foto, per avvitare nel senso opposto.

  6. Togliere il dado di tenuta

    Tolto il dado di tenuta in ottone la cartuccia è libera di uscire. Notare che non ci sono guarnizioni tra il dado e la cartuccia.

  7. Estrazione della cartuccia

    La cartuccia va estratta tirando verso l’alto, agguantandola per il quadrello che spunta, l’unico appiglio che si ha. Talvolta offre molta resistenza per le incrostazioni che possono esserci alla base; in tal caso si può provare dando qualche colpetto leggero sulla cartuccia in modo da favorire il distacco.

  8. Inserimento della nuova cartuccia

    Dopo aver pulito la sede, rimuovendo gli o-ring della vecchia cartuccia, si inserisce quella nuova, orientandola nel modo corretto. Arrivando in fondo è importante che sia diritta in modo da incastrarsi nelle sedi dove le guarnizioni fanno tenuta.

  9. Testare il funzionamento del rubinetto

    Terminato questo semplice intervento fai da te il rubinetto che gocciola è solo un ricordo e ricomincia a funzionare nel modo corretto, senza perdite e gocciolii fastidiosi.

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