Maschera di carnevale di cuoio

Come un artigiano seguiamo la realizzazione di una maschera di carnevale di cuoio

L’ingegno e l’intraprendenza tipici del fai da te possono approdare nel territorio della vera e propria arte dei mestieri. Seguiamo passo passo come si realizza una maschera di cuoio utilizzando le tecniche degli artigiani.
Le maschere accompagnano l’uomo da millenni in tutte le culture e civiltà anche lontanissime nel tempo e nello spazio, dal Giappone all’Egitto, da Micene ad Halloween.

Per secoli tutti gli attori hanno portato una maschera che ne indicava il ruolo ed ancor oggi in molte rappresentazioni personaggi come Arlecchino o Pulcinella non sarebbero credibili senza maschera. Proprio di questo tipo è la maschera che in queste pagine vediamo uscire dalle mani di Cesare Guidotti e di cui illustriamo la realizzazione materiale.

Ma prima c’è molto altro. Una maschera rappresenta un volto del tutto nuovo o, specie nel teatro, raffigura un personaggio della Commedia dell’Arte e lascia libera la parte inferiore del volto.

Portare la maschera a spasso per le vie animate dal carnevale non è certo una fatica, ma per portarla sulla scena per tutta la durata di una rappresentazione la maschera deve adattarsi perfettamente al viso senza dare alcun fastidio. Il procedimento richiede prima un calco di gesso del viso dell’attore.

Da questo calco, negativo, si ricavano due positivi, uno di gesso ed uno di argilla. Su quest’ultimo si modellano i tratti della maschera da realizzare. L’altro viene copiato per ottenere, con lavoro di compassi, scalpelli e sgorbie, la matrice di legno su cui, come si vede nel servizio, viene poi modellata la maschera di cuoio.

LA MASCHERA PRENDE FORMA 

  1. Il cuoio dev’essere di spessore non troppo elevato, diciamo come quello delle tomaie. Lo si lascia a mollo in acqua tiepida strizzandolo più volte.
  2. Il cuoio è pronto per la lavorazione quando appoggiandolo sulla matrice, ne segue docilmente i rilievi, adattandosi alla forma.
  3. Stiratolo con le dita sulla matrice seguendone ogni particolare, il cuoio si fissa con chiodini di ottone negli occhi, nel naso e sui bordi.

MODELLARE IL CUOIO

  1. Un particolare martelletto di corno batte sulla matrice il cuoio, completando il lavoro delle dita e facendovelo aderire con la dovuta precisione.
  2. Un lavoro di precisione eseguito con affilatissimi trincetti assottiglia tutto il perimetro della maschera creando un bordo da piegare in dentro.
  3. Quando il cuoio è perfettamente asciutto, ma non secco, lo si stacca dalla matrice e si incolla un sottile fil di ferro sotto il bordo ripiegato.

COLORARE E CERARE

  1. In questa ultima fase si passa dalla scultura alla pittura (per il cuoio esistono coloranti specifici) che dà alla maschera la fisionomia tipica dei personaggi della Commedia dell’Arte.
  2. Quando il cuoio ha ben assorbito i colori e si è seccato, si rifinisce la maschera con cera d’api sciolta nella trementina. La finitura fa risaltare la differenza fra le parti lisce e quelle martellate.

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