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Questo portariviste in ferro Si realizza sull’incudine o nella morsa, alla forgia o con la saldatrice
Ci sono almeno tre modi per realizzare manufatti come questo portariviste in ferro fai da te, che con poche modifiche (una base più larga ed altre due pareti) può diventare un raffinato portalegna da tenere vicino al camino o un robusto portavasi per le piante da appartamento.
Modellare il ferro a freddo sulla morsa
Questa è la tecnica descritta in questo articolo: è solo apparentemente la più semplice in quanto richiede o una grande abilità nella curvatura diretta dei materiali o l’uso di controforme di piegatura che a loro volta, per servire allo scopo, debbono essere realizzate su misura in funzione dei tipi di ferro utilizzati
Per il progetto del portariviste in ferro ne sono state utilizzate due, una grande per la curvatura dei piedi ed una piccola per i riccioli degli elementi delle pareti. Le controforme sono in ferro piatto di grossa sezione, lavorato alla forgia e saldato sulla suola di uno spezzone di ferro a T da bloccare nella morsa.
Come progettare un portariviste in ferro
Taglio e piega del bordino del portariviste in ferro


Posizionare i riccioli nei riquadri
Tagliati ed incurvati a misura secondo il disegno tutti i pezzi di tondino, il lavoro comincia con la realizzazione delle cornici delle due pareti inclinate saldando fra una coppia di gambe una coppia di traverse, curando che i due telai risultino identici e in quadro.


Smerigliare
Per comodità di montaggio le gambe vengono tagliate un po’ più lunghe del necessario così da permettere un po’ di gioco nell’inserimento dei pezzi curvi. Quanto cresce si asporta con la smerigliatrice con la quale si provvede poi a levigare accuratamente tutti i cordoni di saldatura, tanto all’interno che all’esterno dei due telai.
Montaggio e finitura


Incudine e fucina
I pochi lettori tanto amanti del ferro da essersi procurati una forgia portatile ed un’incudine da almeno mezzo quintale troveranno assai più facile realizzare le curve sul corno conico spostando il ferro rovente dal grosso al sottile e potranno anche divertirsi a ricavare all’estremità della curva la formaggella o la punta di lancia o una foglia, abbellimenti impossibili da ottenere con la lavorazione a freddo.
I semilavorati commerciali
Ancora più semplice la realizzazione se si ricorre alle curve ed alle volute che le ditte specializzate producono in una grandissima varietà di forme, sezioni, lunghezze, in ferro tondo, piatto o quadro, liscio, ritorto, scanalato, con lavorazioni che simulano la tornitura, in una gamma in grado di soddisfare la più sfrenata fantasia del realizzatore. Gli assortimenti più completi si trovano nei magazzini di ferro per edilizia o in quelli di semilavorati metallici.
Va da sé che con questo sistema anziché partire dal disegno per realizzare i vari pezzi su misura, occorre combinare fra loro i pezzi fino ad ottenere il miglior risultato estetico e funzionale.
L’unione fra i pezzi
Lasciando ai professionisti la saldatura alla forgia, due sono i sistemi a disposizione di chi fa da sé: la saldatura ad arco e la buona vecchia chiodatura con ribattini che richiede solo trapano e martello e può diventare anche motivo ornamentale.
Semplice sui ferri piatti, un po’ di pazienza e di precisione permettono di usarla anche sul ferro tondo. Se non si trovano i ribattini di ferro nero possiamo sostituirli con normali chiodi di ferro lucido di almeno 4 o 5 mm di diametro, a testa piatta per unioni invisibili o tonda per creare un elemento decorativo.
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