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Un’analisi dell’impianto termoidraulico e delle tipologie di installazione
Per impianto termoidraulico si intendono le apparecchiature preposte al riscaldamento e al raffrescamento degli ambienti e le tubazioni che le collegano; pertanto interessa anche la linea del gas che alimenta la caldaia e la porzione di impianto elettrico relativa al sistema di accensione e alla termoregolazione. Il progetto e lo sviluppo dell’impianto idraulico devono essere eseguiti da un professionista e corredati di certificazione.
Impianto termoidraulico – è utile sapere che
Il circuito dell’impianto di riscaldamento si sviluppa dalla caldaia (che alimenta anche il circuito di acqua calda sanitaria). Due tubi di andata e ritorno collegano la caldaia al distributore generale che, a sua volta, invia l’acqua calda ai radiatori e riceve da essi l’acqua di ritorno che viene reinviata alla caldaia. Le parti dell’impianto soggette a certificazione sono: le linee del gas, eventuali serbatoi di combustibile, gli impianti di riscaldamento e idrosanitario, i camini e le canne fumarie, se presenti.
Le tipologie principali di impianto termoidraulico sono:
- Impianto termoidraulico a pioggia
- Impianto termoidraulico a sorgente
- Impianto termoidraulico a livello
A pioggia

A sorgente

A livello
è un sistema adottato negli impianti autonomi destinati a servire un solo piano, situazione che vede la caldaia e i radiatori situati allo stesso livello. In questo caso la distribuzione dell’acqua calda avviene dall’alto, mentre il tubo di ritorno dell’acqua fredda corre in basso, nel sottofondo del pavimento.
Installazione
- I due tubi (di maggior diametro) che partono dalla caldaia e pervengono al distributore sono inseriti all’interno della parete e vengono annegati nel massetto della pavimentazione.
- Dal distributore partono le diverse diramazioni, di sezione inferiore, per alimentare i radiatori. In corrispondenza dei radiatori la muratura viene scanalata e i tubi risalgono la parete.
- All’estremità di ogni tubo di mandata si monta la valvola di ritegno e collegamento al radiatore, che permette di regolare l’afflusso di acqua calda. Sul tubo di ritorno si monta invece il raccordo provvisto di sfiato per l’aria.
- Le tubazioni dell’impianto, di rame o di materiale sintetico, sono rivestite con guaine isolanti che riducono le fughe di calore ed evitano possibili deformazioni dei tubi. La guaina è protetta esternamente da una pellicola.
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L’impianto di riscaldamento a livello rappresentato in figura si usava 50 anni fa e sfruttava il moto convettivo dell’acqua cioè quella calda sale e quella fredda scende e quindi c’era bisogno del vaso ad espansione in alto. Sono decenni invece che le caldaie hanno la pompa di aspirazione e mandata per cui l’acqua viene aspirata dalla pompa e poi mandata ai radiatori . Lo stesso dicasi per l’impianto a sorgente. AGGIORNATEVI e pubblicate questo commento.
Buongiorno Giacomo,
Ci aggiorneremo.