Mensole luminose fai da te in plexiglas

 

Il pannello frontale sembra staccato dalla parete e incorpora due feritoie rese luminose da neon fissati sulla faccia posteriore; la luce si diffonde anche nella parte superiore e inferiore, generando un alone che crea una piacevole atmosfera…impariamo a creare delle mensole luminose!

Ecco un’idea per creare mensole luminose fai da te per la camera da letto: al posto dei classici abat-jour si installa una struttura a mensole luminose che sovrasta la testiera del letto in tutta la sua larghezza (o meno, se è matrimoniale) e incorpora luci al neon.

La struttura è in MDF e si compone di due parti: un pannello con due fianchi in risalto, diciamo alti 80 mm, fissato a parete con tasselli a espansione e su cui viene inserito un pannello frontale, sporgente di 100 mm ai lati e 60 mm in alto e in basso, munito a sua volta di due fianchi. Questi sono rientranti, in modo da scorrere a filo esterno di quelli posteriori ed essere avvitati a essi rimanendo abbastanza invisibili dall’esterno, cosicché la struttura appaia come sollevata dalla parete.

Sulla parte posteriore della facciata, lungo i lati orizzontali delle feritoie, si inseriscono i perni reggimensola su cui appoggiano i ripiani di plexiglas opaco (plexiglas si scrive con una sola S!!!! non con due) che nascondono alla vista i neon pur consentendo la diffusione della luce. L’MDF è un legno compatto, si leviga con facilità e ha bordi già di per sé lisci, per cui non occorre rivestirli in alcun modo: basta stendere un fondo aggrappante e verniciare nel colore preferito.

Come costruire mensole luminose in plexiglas

Sul pannello anteriore disegniamo i contorni delle due aperture parallele, a distanza equilibrata dai bordi; con una punta pratichiamo in ogni apertura 4 fori agli angoli di diametro tale da potervi inserire la lama dell’alternativo per effettuare il taglio.
Rimanendo un poco all’interno della tracciatura, si può rifinire il bordo con una passata di fresatrice munita di Eseguiamo la foratura cieca con un limitatore di profondità, inseriamo le spine spennellate di colla vinilica e colleghiamo i fianchi anteriori al pannello. Mettiamo in pressa con l’aiuto di morsetti e attendiamo la presa della colla.. Con una fresa idonea la si può utilizzare direttamente per realizzare il taglio, anziché ricorrere all’alternativo.

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Centriamo il pannello anteriore su quello posteriore e riportiamo su quest’ultimo i contorni delle aperture. Tracciamo una linea v al di sotto di ogni apertura e su ogni linea apriamo 5 fori ciechi per i perni reggimensola, a distanze uguali.
Sui bordi frontali dei fianchi apriamo i fori per le spine, utilizzando la maschera di foratura; in questi inseriamo i marcatori a cappellotto, capovolgiamo i fianchi sul pannello e premiamo per lasciare i segni che ci permettono di riportare precisamente i fori.
Eseguiamo la foratura cieca con un limitatore di profondità, inseriamo le spine spennellate di colla vinilica e colleghiamo i fianchi anteriori al pannello. Mettiamo in pressa con l’aiuto di morsetti e attendiamo la presa della colla.
I neon premontati sui portalampada si fissano tramite appositi zoccolini, con i cavi di alimentazione tutti dalla stessa parte; questi vanno collegati a una spina tripla alla base della facciata. Si notano i perni reggimensola già inseriti nei rispettivi fori.
I fianchi del pannello posteriore devono risultare a filo con i suoi lati corti; rimanendo l’unione nascosta, la si può realizzare con viti inserite da dietro in fori svasati, anziché con spine. Anche qui bisogna predisporre, sulla faccia interna, i fori per i perni che reggono i ripiani di plexiglas.
A fine lavoro, prima di stendere la finitura, è necessario stuccare eventuali fori o le teste delle viti che risultano a vista. Una spatola di plastica ci aiuta a premere lo stucco in profondità e a lisciare sommariamente la superficie, senza che risultino depressioni e asportando l’eccesso di stucco.
Trascorso il tempo necessario all’essiccazione si eliminano le creste lasciate dalla spatola con una rapida e leggera levigatura; se il ritiro ha prodotto carenze, si effettua una stuccatura di perfezionamento e si leviga nuovamente quando lo stucco è essiccato.
Stendiamo una mano di fondo (a rullo, a pennello o a spruzzo), levighiamo con carta a grana fine e applichiamo una finitura coprente nel colore prescelto su tutte le parti prima del montaggio a parete. Il fissaggio della parte posteriore alla parete si effettua con tasselli: le viti, munite di rondella, attraversano il pannello nei punti più opportuni e in posizione non visibile.
Calziamo la struttura anteriore sulla posteriore (serve l’aiuto di una seconda persona) e uniamo
le due parti con viti inserite attraverso i fianchi; collochiamo i ripiani di plexiglas sui perni e con una prolunga colleghiamo i neon alla presa più vicina.

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