Come togliere la ruggine efficacemente dal ferro, dall’acciaio dalle cromature e dai vestiti

 

Prima di qualsiasi finitura su ferro è importante rimuovere lo strato ossidato o trasformarlo in un supporto stabile e inattaccabile dall’umidità. Capire come eliminare la ruggine è fondamentale

Come si toglie la ruggine? Tutti i metalli, e dunque anche il ferro, devono essere protetti dall’azione corrosiva dell’ossigeno che intacca la loro superficie e produce la ruggine, risulta quindi di vitale importanza sapere come togliere la ruggine per non trovarsi con del ferro arrugginito.

Per ottenere una lunga durata dei manufatti in ferro bisogna ripulire accuratamente la superficie da untuosità e scaglie che si sollevano, rimuovere ogni traccia di polvere e trattare la superficie con prodotti speciali.

Una volta c’era il Minio per togliere ruggine dal ferro

In passato la pittura antiruggine più conosciuta era il minio, di colore rosso, che si aggrappa tenacemente alla superficie; oggi si utilizzano altri prodotti più sicuri, in quanto il minio è ritenuto tossico.

Se l’ossidazione è già in corso si può usare un convertitore di ruggine che combatte la ruggine trasformandola: è un liquido molto fluido che agisce chimicamente sull’ossido di ferro e va dato seguendo attentamente le istruzioni e i tempi di essiccazione tra una mano e l’altra.

Prodotti tixotropici per rimuovere ruggine

I prodotti in gel che assommano le caratteristiche del convertitore e dello smalto di finitura sono molto utili e facili da usare (si stendono direttamente sulla ruggine, con superficie asciutta e senza polvere), hanno la caratteristica di essere tixotropici, cioè di diventare fluidi quando vengono agitati.

Per oggetti sottoposti a un uso intenso e in condizioni avverse è consigliabile ricorrere a un processo industriale di zincatura o cromatura.  Dopo i trattamenti preventivi, una o più mani di smalto consentono comunque al metallo di presentarsi nel modo migliore e di resistere più a lungo senza che sulla sua superficie appaiano segni di ossidazione.

Esistono in commercio vernici  per eliminare ruggine che asciugando producono un effetto antichizzato o martellato di notevole valenza estetica; la gamma di tinte disponibili non è vasta come quella per i comuni tipi di smalto.

Come togliere la ruggine dal ferro – i trattamenti preliminari

Per capire come levare la ruggine i depositi più grossolani e le scaglie di ruggine si asportano con la spazzola metallica o, dove è possibile, con un elettroutensile: smerigliatrice, levigatrice, lima elettrica.
La polvere di ruggine va sempre rimossa, passando più volte la superficie da trattare con uno straccio imbevuto di solvente alla nitro o di benzina.
L’antiruggine va steso sulla superficie ripulita, ma va sempre ricoperto con una successiva passata di smalto per essere ancor più efficace.
Se, dopo la spazzolatura, rimane arrugginito, invece dell’antiruggine conviene stendere con cura il convertitore. Poi si tratta il tutto con smalto.

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Preparare la superfice per togliere ruggine

Con la carta vetrata

Risiulta pratica soprattutto per piccole zone e dove è sufficiente esercitare una pressione manuale per ripristinare una superficie liscia e regolare. Viene venduta in fogli oppure in strisce. L’abrasivo, a varie granulazioni, da quella per sgrossare alla più fine per lisciare, è lo stesso dei dischi per platorelli. Se di buona qualità, l’impasto deve resistere all’attrito e non staccarsi subito. Si può utilizzare un tampone morbido d’appoggio.

Con la spazzola metallica

è utile dove non basta la carteggiatura o per una pulitura più approfondita, particolarmente preziosa per le superfici curve e le pieghe del ferro battuto. è un attrezzo di base indispensabile che, grazie alla forma convessa e alla comoda impugnatura, arriva anche nei punti difficili. Consente di asportare ruggine o parti in fase di distacco che, sfogliandosi in un secondo tempo, danneggerebbero la verniciatura vanificandone l’effetto protettivo.

Con le lime

Sono ottenute da acciaio ad alto tenore di carbonio, hanno zigrinature più o meno grossolane e in rilievo, in grado di eliminare le asperità e lisciare il metallo, o eliminare sbavature di taglio, su superfici piane, curve o bordi. Le forme, adatte ai vari tipi di lavoro e di superfici, sono varie, come piatte, triangolari, tonde, mezze tonde, a coltello. Per ottenere un’azione efficace bisogna esercitare la pressione della mano solo nella fase di avanzamento, mai in quella di ritorno.

Con rulli abrasivi

Quando si utilizzano rulli abradivi  è beneche l’attrezzo disponga di una schermatura per proteggere dalla proiezione di piccole scaglie; in ogni caso bisogna indossare occhiali protettivi ed, eventualmente, mascherine. (in foto il Rullo abrasivo Bosch PRR 250 ES)

Con spazzole a tazza e a disco

Dove c’è bisogno di maggiore aggressività per capire come togliere la ruggine nel profondo, anziché usare l’utensile a mano, si applicano spazzole metalliche al trapano o alla smerigliatrice angolare, sempre con impugnatura laterale inserita. Sono dotate di gambo nel primo caso, per inserirsi nel mandrino, altrimenti sono forate al centro.

A seconda dell’attrezzo varia il numero di giri e quindi la forza che si imprime e la capacità di asporto.

Sono disponibili in vasta gamma di forme e misure, con fili in acciaio, inox, ottone, bronzo, fibra sintetica, con lamelle di abrasivo; sono a disco per un’azione tangenziale, a tazza per imprimere forza dall’alto, con differenti diametri, lunghezze, posizione, ondulazione e ritorsione dei fili, a ventaglio, a ciuffi, per smerigliare in modo uniforme anche nei punti difficili.

Attenzione alle screpolature

Il ferro battuto (oggi pressato industrialmente e non più forgiato a mano sull’incudine) contiene, come la ghisa, un alto tenore di carbonio: questo lo rende poco soggetto, e solo superficialmente, alla ruggine.

Può essere inutile smaltarlo, è sufficiente uno strato protettivo di unto. Tutti gli altri elementi in ferro vanno protetti con smalti o vernici adeguati, molto resistenti agli agenti atmosferici e ai raggi UV. Nessuna finitura ha però un’efficacia illimitata: in condizioni normali può durare alcuni anni, ma se ci troviamo in ambiente marino, per effetto della salsedine, lo strato protettivo si degrada più rapidamente.

Quando la finitura inizia a manifestare le prime screpolature, oppure quando “salta via” in un punto a causa di un urto, bisogna intervenire in tempi rapidi per evitare che possa innescarsi il processo di ossidazione. La ruggine, quando inizia a formarsi, continua a lavorare anche sotto il metallo verniciato, appena si infiltra l’umidità sotto uno strato non perfettamente coeso, corrodendo in profondità.

Anche quando il danno è localizzato, la cosa migliore da fare è rimuovere la finitura anche nella zona circostante, fino a scoprire una porzione di metallo sano; quindi occorre eliminare la ruggine, applicare un antiruggine o un convertitore e ripristinare la finitura.

Prodotti per togliere la ruggine, quali sono i migliori?

Antiruggine

Alcuni smalti speciali antiruggine hanno una composizione ricca di silicone e di finissime particelle d’alluminio e di vetro temperato. Non richiedono carteggiatura e possono essere applicati direttamente sulla superficie.

Convertitore

Si tratta di un composto chimico a base acquosa. Dopo qualche ora dall’applicazione forma una patina scura (che segnala l’avvenuta reazione protettiva), sulla quale possiamo stendere la finitura scelta. Si applica direttamente sulla ruggine senza solventi (Presso i centri Brico io possiamo acquistare il Ferox a 13,00 il barattolo da 375 ml)

Gel antiruggine

Le gelatine vernicianti sono la risposta più veloce al problema della ruggine in quanto contengono un composto chimico che la neutralizza sciogliendola e assorbendone l’ossigeno. Sono tixotropiche, vanno agitate prima dell’uso.

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Trucchi per togliere la ruggine

Immergiamo le parti da ripulire dalla ruggine in un bagno di petrolio e lasciamole ammorbidire per qualche ora; poi sgoccioliamole e mettiamole ad asciugare per 6-12 ore, meglio al sole o su un termosifone.
Un fuoco di stracci unti e carbonella deposita sulla superficie del ferro, scrostata da ruggine e vecchie pitture, uno strato protettivo di carbonio che resta ben aderente.
I disossidanti a base di acido fosforico sono in grado di sciogliere chimicamente la ruggine, ma non esercitano alcuna azione protettiva: bisogna sempre applicare una finitura successiva.
Gli oggetti in ferro destinati all’esterno, pretrattati all’origine per conservare l’aspetto naturale, vanno protetti e mantenuti efficienti con prodotti specifici, come ad esempio  WD-40 super sbloccante azione rapida in grado di sbloccare e prevenire la formazione di ruggine.
Scrostiamo al vivo la lamiera prima di proteggerla con smalti: eventuali residui di ruggine continuerebbero il loro attacco in profondità e, dato lo spessore ridotto, il metallo potrebbe addirittura bucarsi.
Dopo il decapaggio, in acido, dei pezzi piccoli difficili da scrostare, applichiamo un neutralizzatore. Il convertitore non è adatto per le articolazioni perché le bloccherebbe.

Come togliere la ruggine dalle cromature

Per eliminare macchie di ruggine dai metalli cromati occorre agire con cautela: la tecnica migliore è quella di utilizzare una soluzione di acqua e aceto (antiruggine naturale) in parte 1:1 lasciando agire diversi minuti prima di passare energicamente un panno in microfibra.

Come togliere la ruggine dai vestiti

Come togliere le macchie di ruggine dai tessuti? Esistono diversi metodi: uno dei più efficaci è quello di inumidire la zona da trattare con acqua e aceto per poi stendervi sopra uno strato di sale fino e del succo di limone. Occorre esporre il capo al sole, lasciandolo asciugare bene, per poi strofinarlo energicamente nella zona trattata.

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Commenti

  1. Utilissimo e fatto benissimo, manca solo la possibilità di scaricare il pdf per consultarlo senza il pc

     

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