Forgiare il ferro | Come farlo correttamente

Forgiare il ferro riscaldato fino a farlo diventare rovente: ecco come farlo correttamente

Per poter forgiare il ferro, ossia lavorarlo nella forgia (o fucina), è necessario riscaldarlo: il vecchio sistema della forgiatura, ancora utilizzato, prevede il riscaldamento del ferro su carboni accesi a temperature comprese tra 650 e 900 °C, che è la calda al “rosso-bianco”.

Come forgiare il ferro

A temperature inferiori, chi lavora il ferro sa bene che sotto martellatura questo tende a “creparsi“; oltre i 900 °C si ha la calda al “rosso carico”, per la tempra di acciai dolci; la calda “bianca o sudante”, 1300-1500 °C, è la più forte che il ferro possa sopportare.

La forgia, tuttavia, può essere sostituita dal cannello a gas: quello che non può mancare per forgiare il ferro è invece una grossa incudine su cui battere i pezzi arroventati con un martello da almeno 1,5 kg. Servono poi le tenaglie da forgiatore, con manici lunghissimi che permettono di manovrare il ferro senza bruciarsi.

Le principali tecniche di forgiatura sono: la stiratura, con cui si allungano i pezzi incidendoli, trasversalmente, con la penna del martello; la spianatura, ottenuta con la testa del martello per completare l’opera precedente; la ricalcatura, che crea nella barra un rigonfiamento (di testa per punte a lancia o al centro per piegature ad angolo retto).

Il ferro ammorbidito si può anche tagliare (a tal proposito consulta la nostra guida su come tagliare il ferro), con martelli speciali o con il tagliolo inserito nell’incudine, modellare con stampi e controstampi, forare con punzoni, ritorcere.

Le operazioni di forgiatura

Il pezzo può essere forgiato quando raggiunge una colorazione rosso ciliegia, prima sarebbe poco malleabile e dopo lo sarebbe troppo. Viene tolto dalla forgia e appoggiato sull’incudine per essere battuto col martello.
Il focolare a carbone per forgiare il ferro viene mantenuto acceso insufflando aria dal basso. Un tempo lo si faceva con un mantice, oggi spesso ci si affida a ventole, manuali o elettriche, come a forni a gas o elettrici di dimensioni più contenute.
Con un punzone a palla si può completare la sagomatura di alcuni particolari come petali e foglie: battendo con il martello si riesce a realizzare la nervatura centrale e la concavità, ottenendo un effetto martellato artigianale.
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Commenti

  1. Ho bisogno di imparare questa nobile arte. Per favore ho 47 anni e sono un meccanico. Ho necessità di parlare con un maestro. Per favore. Grazie mille. Roberto Lisanti.

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