Divisorio in cartongesso | Come si realizza passo-passo

Un divisorio in cartongesso per ripartire lo spazio di un ambiente con una soluzione scenografica rendendolo più funzionale, senza pesanti ristrutturazioni e in tempi rapidi

I grandi ambienti amplificano lo spazio vivibile, ma a volte sono un po’ vincolanti, perché nella suddivisione a zone manca una linea di confine tra gli spazi destinati ad attività diverse che, anche soltanto sensorialmente, conceda un minimo distacco dal resto della casa, senza per questo perdere il contatto con l’altra parte della stanza. Una soluzione può essere quella di realizzare un divisorio in cartongesso centrale che, pur essendo imponente, lascia libera circolazione tra gli ambienti e può essere opportunamente e diversamente attrezzato sui due lati.

Con il cartongesso, facilmente lavorabile, leggero, idoneo per realizzare forme anche complesse, senza perdita temporanea della fruibilità dei locali, si può trasformare il divisorio in cartongesso in un polo di attrazione, realizzando nicchie o sporgenze secondo il proprio gusto e inserendo corpi illuminanti in posizione insolita. Il fatto che in basso e in alto la struttura sia rientrante, consente infatti di realizzare un’illuminazione perimetrale che, puntando al pavimento e al soffitto, faccia percepire il divisorio come sospeso.

divisorio in cartongesso progetto
Un esempio schematizzato della struttura del divisorio in cartongesso.

In altri casi può essere più opportuno dividere lo spazio con vere e proprie pareti in cartongesso che delimitino una stanza da adibire a un uso diverso dal resto del locale. Il sistema non cambia e la struttura, con il suo ridotto spessore, limita al minimo la perdita di spazio e permette altresì di isolare acusticamente le due stanze risultanti con l’inserimento di pannelli isolanti nell’intercapedine tra i due rivestimenti. E in ogni momento, con una demolizione minima, si può tornare allo stato originale…

Cosa occorre

Pannelli di cartongesso da 12,5 mm (qui tipo GKFI antincendio, 1250×900 mm); profilati metallici a U (guida) 50×50 mm e a C (montanti) 50×50 mm; tavole di legno spessore 18 mm e travetti sezione 60×40 mm; accessori: viti per cartongesso Ø 3,5×25 mm, nastro adesivo di guarnizione per profili a U (pavimento e soffitto); stucco Tiefengrund; nastro in fibra di vetro.

Lavori in cartongesso: montare la doppia struttura

Sulla faccia inferiore dei profili, tagliati nella misura stabilita, va applicata una striscia di nastro specifico per isolare la struttura da pavimento e soffitto, evitando risonanze dovute al calpestio.
Le cornici di fissaggio a pavimento e a soffitto sono più strette rispetto alle dimensioni del divisorio, in modo da lasciare una rientranza perimetrale superiore e inferiore in cui nascondere i neon, così da creare poi l’effetto sospensione.
Si segnano a soffitto con precisione i punti in cui fissare i profilati metallici controllando con livella e filo a piombo la perpendicolarità della struttura.
A pavimento o a soffitto, secondo la predisposizione dell’impianto elettrico, bisogna far pervenire l’alimentazione per i corpi illuminanti da inserire nella struttura.
In ogni fase della costruzione è opportuno controllare le misure e la corretta posizione della struttura che si sta costruendo e fissando a pavimento e a soffitto.
Composto il telaio principale con i montanti, si prepara a misura lo scaffale di legno che va inserito nel vano. Prima di procedere con il rivestimento bisogna diramare la linea elettrica dal cavo principale per portare gli allacciamenti alla cornice di base, a quella a soffitto, al faretto da inserire nella sporgenza e alle mensole.
I profilati metallici e lo scaffale di legno vanno fissati con viti poste in diverse posizioni, anche alla traditora, per garantire stabilità.
Il rivestimento inizia dalle nicchie e dalle mensole: i pezzi di cartongesso tagliati con la massima precisione vengono fissati al legno con viti. Il pezzettino di pannello appoggiato alla struttura esterna, tenuto fermo con il pollice, serve ad assicurarsi che il rivestimento della nicchia sia posizionato in modo che, una volta montato il pannello esterno, risulti perfettamente in linea e non rimangano fessure da riempire con lo stucco.

La parete divisoria: stuccare e rifinire le giunzioni

Il rivestimento esterno di entrambi i lati viene completato con pannelli tagliati di misura e fissati alla struttura metallica o alla scaffalatura di legno.
Le giunzioni tra i pannelli, i profili con taglio vivo dei pannelli e le teste delle viti vanno stuccati, eventualmente con l’aiuto di una retina in fibra di vetro, specialmente per rinforzare gli spigoli.
Se durante il lavoro di stuccatura si rilevano pannelli o punti della struttura che non risultino perfettamente ancorati si provvede con qualche vite supplementare la cui testa va subito stuccata.
A stucco asciutto si carteggia e si liscia con particolare attenzione a spigoli e angoli.
Dopo aver completato la rasatura delle superfici, per avere una buona adesione della finitura bisogna applicare un prodotto di fondo adeguato. Knauf Tiefengrund è uno speciale fissativo che consolida la superficie delle lastre aumentandone l’adesione al nucleo di gesso; al tempo stesso regola l’assorbimento delle pitture e isola dall’umidità, pur garantendo la traspirabilità. In caso di assorbenza elevata il prodotto può essere applicato in due mani, ma è importante che il fondo venga completamente assorbito, senza che rimangano residui.

I faretti incassati…

Al centro dello sbalzo superiore, prima di procedere alla finitura, si pratica il foro per l’installazione di un faretto d’accento: il diametro della sega a tazza da utilizzare è calibrato su quello dei comuni faretti in commercio. Si recupera il cavo elettrico e si collegano i conduttori alla morsettiera, quindi si può inserire il faretto che rimane bloccato tramite apposite mollette. Naturalmente è meglio applicare prima la finitura e posizionare il faretto solo a lavoro ultimato.

Il rivestimento del divisorio in cartongesso e profilo rientranti

I pannelli del rivestimento devono rimanere sporgenti di qualche centimetro in alto e in basso, in modo da formare una cornice che nasconda i punti luce superiori e inferiori. In corso di completamento, vengono avvitati all’intelaiatura listelli di legno con funzione di irrigidimento; si realizzano anche i prolungamenti laterali, quello inferiore meno evidente di quello superiore.
Anche i vani delle nicchie vanno interamente rivestiti con il cartongesso, per avere una superficie liscia e uniforme: nella preparazione della struttura di legno bisogna perciò tenere conto della riduzione in profondità, larghezza e altezza delle nicchie comportata dall’applicazione delle lastre. I profili rientranti, superiore e inferiore, devono essere rivestiti in modo da poter effettuare le finiture del caso: in alto nello stesso colore del soffitto, in basso con uno zoccolo adeguato alla pavimentazione, che in questo caso, prevede l’installazione di un parquet.

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