Piantana a braccio snodata fai da te | Realizzazione illustrata

Una piantana a braccio è un’ottima soluzione per l’illuminazione del soggiorno; può essere realizzata in legno, con snodo e molteplici funzionalità

Questa piantana a braccio ha uno stile moderno ed essenziale è costruita con legno tinto al naturale; ha una doppia la funzione di illuminazione, con una luce diretta per la lettura e una diffusa per vedere la televisione

La forma si adatta perfettamente all’ambiente già arredato in con mobilio moderno; è sufficiente restare sul tecnico-lineare e puntare sulla semplicità delle linee, argomento che vince sempre.

Più difficile è prevedere dimensioni e proporzioni fra le parti in gioco, in un quadro generale in cui da un lato c’è bisogno di sufficiente stabilità e da un altro il desiderio che risultino sottili e leggiadri gli steli che si ergono dalla base.

piantana a braccio

Come materiale è stato scelto il legno e, tra le soluzioni tecniche, quella di fare lo stelo montante unendo due listelli, separati da distanziali. Fra le criticità sono emersi il bisogno di dare solidità all’innesto dello stelo montante con la base e ottenere uno snodo fra i due steli, che fosse rigido ma mobile.

Riguardo la funzionalità, ha prevalso l’idea di aggiungere alla lampada principale una striscia di led incassata nella parte posteriore dello stelo montante, in modo da diffondere luce verso l’angolo della stanza per una migliore visione della TV.

Snodo con maniglia

Misurato il diametro del perno passante del maniglione, si allineano tutti i pezzi coinvolti nello snodo e si pratica il foro passante con il trapano a colonna. Uno dei due listelli dello stelo ha già subito la fresatura sul bordo posteriore, dove incassare la striscia di led.
Con i pezzi ancora centrati sotto il trapano a colonna, si monta una sega a tazza di diametro appena superiore alla rondella del maniglione e si fora con una profondità di pochi millimetri, tanto da far rimanere la rondella stessa sotto filo piano. Poi si provvede ad abbassare sino a livello del foro fatto tutta la superficie circolare; si procede con cautela, usando uno scalpello sottile ben affilato. La manovra va fatta su entrambe le facce esterne dei listelli che vanno a comporre lo stelo inferiore.
Da un lato si trovano la rondella e un dado cromato cieco che rifinisce lo snodo.
piantana a braccio
Sull’altro lato, dopo la rondella c’è la maniglia che permette di regolare a mano il serraggio della vite sottostante, per trovare il giusto equilibrio.

Giunzioni per irrobustire la piantana a braccio

I listelli di ramino 80×20 mm di sezione, acquistati già piallati, si tagliano in coppia per realizzare i due pezzi principali dello stelo inferiore.
Per lo stelo superiore, invece, si usa una tavola dello stesso legno, con medesimo spessore, ma larghezza superiore, per poterne tagliare via una parte e dare la curvatura estetica al componente.
I due bordi tagliati con il seghetto alternativo non risultano perfettamente regolari; vanno ripassati con una levigatrice stazionaria autocostruita usando un motore di recupero, fissato a un supporto, cui si collega un platorello con carta vetrata.
I due listelli dello stelo inferiore si uniscono con colla vinilica, ma interponendo fra i due tre segmenti di listello, a distanze regolari.
La robusta base d’appoggio a terra ha forma rettangolare. È fatta unendo un foglio di multistrato marino, che resta sulla parte superiore, e un pannello di MDF, mentre di lato, a rifinire, si mette una cornice di ramino, con estremità troncate a 45°. Le giunzioni della cornice sono affidate ai lamelli.
Per l’inserimento dello stelo montante bisogna lasciare una finestra precisa sul piano della base d’appoggio. È necessario realizzare l’apertura con la massima cura, in modo che i legni si incastrino senza giochi.
Ribaltando la base si nota come è stato fissato lo stelo montante: applicato un pannello di irrobustimento, fissato con viti al piano della base, si mettono due grosse viti in corrispondenza della sezione dei listelli dello stelo. Per aumentare la massa della base si fissa con viti un piatto di ferro.
La finitura della piantana a braccio è affidata a un impregnante trasparente che ravviva la tonalità del legno rendendolo più caldo. Una passata di carta vetrata fine e una seconda mano, rendono vellutate le superfici.

Montaggio della parte elettrica 

La strisca adesiva di led si stende nel canale fatto con la fresatrice in uno dei listelli dello stelo montante. Un analogo canale è eseguito anche sull’altro listello: in questo si fissa con colla a caldo il cavo che sale ad alimentare la lampada nel diffusore.
Arrivato allo snodo fra i due steli, il cavo passa in un foro eseguito in corrispondenza del canale praticato sul dorso dell’unico listello che compone lo stelo orizzontale. Il cavo ovviamente corre poi all’interno del canale.
All’estremità dello stelo va fatto ancora un foro passante, questa volta un po’ più largo di sezione, per far passare un segmento di tubo filettato (tige), da serrare con rondelle e dadi. Il conduttore con i fili va fatto passare all’interno.
Il tige serve per poter avvitare il portalampada, in questo caso uno di misura per lampadina E27.
Si ribalta la lampada per accedere allo spazio lasciato appositamente sotto la base e completare i collegamenti elettrici. Il vano deve contenere, oltre ai fili di passaggio, le derivazioni per i due sistemi di illuminazione e il trasformatore per i led.
piantana a braccio
Due piccoli fori lasciano passare giusto i cavi a due fili provenienti da sotto per andare agli interruttori a pedale incollati sul piano della base.
Il portalampada è uno di quelli con le ghiere adatte al fissaggio di un diffusore a cappello, da applicare subito prima della lampadina.

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